Risolve il problema di chi ha sempre sognato una Suv e non ha mai potuto permettersela. Si chiama Duster e proviene dalla Dacia, marca dell’orbita Renault specializzata nella produzione di vetture low cost. Una definizione che calza a pennello anche per la gamma dell’ultima arrivata – è proposta a cifre che partono da 11.900 e arrivano a 17.900 euro – anche se, in questo caso, concilia anche l’incontro tra ragione e passione poiché evita di sacrificare l’estetica o la tipologia dell’auto a favore del prezzo. La soluzione dell’equazione costo/contenuti è generata da una sana economia di scala, che deriva dall’adeguato sfruttamento di quanto disponibile nella “banca” del gruppo Renault. Un’operazione che, in pratica, si traduce nel fatto che il 50% delle componenti della Duster sono parti già progettate, sviluppate e collaudate – sia da Dacia, sia da Renault sia dall’alleata Nissan – tanto da pesare addirittura per il 70% sul costo finale.

Così, utilizzando un gruppo pianale-sospensione, motori (un 1.600 a benzina e un 1.500 dCi entrambi con 110 Cv) e sistemi di trasmissione – compresa la trazione integrale All- Mode impiegata dalle Nissan e dalla Renault Koleos – insieme a parte dei lamierati della carrozzeria e componenti dell’arredamento già in produzione, alla Dacia si sono dovuti “limitare” a definire i lineamenti e poco altro per arrivare ad assemblare i pezzi a disposizione in modo da formare un puzzle gradevole alla vista, funzionale ed efficace sia su strada sia in fuoristrada. L’ultima alchimia, che tuttavia è perfettamente in linea con quanto fanno anche marchi di diversa tradizione, è stata quella di approntare una gamma che si declina in versioni a 2 e a 4 ruote motrici, per attrarre con prezzi differenti (il divario è di 2.000 euro) sia chi utilizza questo genere di vetture solo sull’asfalto, o se preferite soprattutto in città, sia chi s’avventura anche su terreni più impervi della norma.

La Duster si presenta con un aspetto reso autorevole dalle dimensioni – è lunga 4,31 m – e con un abbigliamento piacevole e, da certe angolazioni, persino personale tanto da aprire un nuovo capitolo a livello stilistico in casa Dacia.

Infatti, il design si definisce attraverso l’equilibrato alternarsi di superfici lisce e bombate che conferiscono alla vettura un aspetto intrigante, oltre che reso simpatico dall’espressione del frontale.

Il Pack Look contribuisce a sottolineare la silhouette sportiva di Duster: comprende cerchi in lega da 16’’, barre da tetto, retrovisori, carenatura anteriore/posteriore, minigonne cromo satinate e vetri posteriori scuri. Una gamma completa di accessori (Pack Adventure: parafanghi allargati, ampie modanature protettive sulle porte, barre laterali di protezione delle minigonne, etc.) consente di completare questo look esclusivo.

Anche l’abitacolo risulta gradevole sia per l’ampiezza, sebbene avvalorata da una selleria anteriore un po’ esile, sia per l’aspetto “pulito” dell’arredamento ereditato dalla Sandero e le sensazioni che suscita la finitura, buona al primo colpo d’occhio tanto da mimetizzare la qualità non proprio eccelsa dei rivestimenti plastici e della tappezzeria.

Dacia Duster inaugura una nuova armonia Sienna Shiny e propone anche un Pack Cuoio (sedili + volante + pomello della leva del cambio). I progettisti hanno particolarmente curato l’ergonomia dei comandi e la leggibilità delle informazioni.

Dacia Duster è disponibile in versione  4X4 e 4X2; quest’ultima è rivolta ai clienti che cercano un look da SUV, posizione di guida rialzata e versatilità ma senza un reale bisogno di quattro ruote motrici.

Il sottoscocca rinforzato di Dacia Duster è adatto ad un utilizzo con trazione anteriore ed integrale, grazie a:

-         un’altezza da terra di ben 210 mm;

-         sbalzi corti (822 mm anteriormente e 820 mm al posteriore);

-         valori significativi per gli angoli di superamento ostacoli (30° per l’angolo di attacco, 36° per l’angolo di uscita).

Dacia Duster è un’auto facile da utilizzare e particolarmente agile, grazie al peso limitato (1.160 kg in versione 4X2 e 1.250 kg in versione 4X4[1]), particolarmente contenuto rispetto agli ingombri, e alle dimensioni compatte.

[1] Peso medio a vuoto in ordine di marcia per tutte le versioni, escluse opzioni e senza conducente.

L’avantreno è di tipo pseudo Mac Pherson a bracci triangolari; ripreso da Logan e Sandero, è stato rinforzato per adattarlo all’uso in fuoristrada.

Il retrotreno, in versione 4x4, è multibracci ed è stato specificamente sviluppato per Dacia Duster. In versione 4x2, l’assale posteriore ad H a profilo deformabile e geometria programmata risponde perfettamente all’esigenza di robustezza offrendo, al tempo stesso, un maggior volume per il vano bagagli che corrisponde ad una forte aspettativa della clientela di Dacia. Entrambe le soluzioni favoriscono l’altezza libera dal suolo ed il comfort.

Per confermare l’elevato livello di robustezza ed affidabilità, Dacia Duster ha percorso l’equivalente di 4 milioni di chilometri in condizioni climatiche diversificate ed estreme. 

Dacia Duster 4x4 è equipaggiato con una nuova trasmissione (TL8) a 6 rapporti, con il primo rapporto particolarmente corto (5,79 km/h per 1000 g/min) che consente di avanzare a velocità molto ridotta su terreni accidentati e migliora le partenze sotto carico o con forte pendenza. Questa soluzione semplice, efficace ed economica, è stata preferita per rispondere alle aspettative dei clienti di Dacia Duster.

La trasmissione TL8 offre:

- un rendimento ottimizzato, grazie all’architettura del cambio e dell’utilizzo di un unico gruppo di trasmissione (che limita il numero d’ingranaggi e di pignoni) e grazie all’utilizzo di un lubrificante a bassa viscosità che limita le forze di trazione;

- un volume contenuto: la scatola del cambio e il modulo di rinvio sono affiancati, per non togliere spazio all’abitacolo e preservare l’abitabilità;

- una massa sotto controllo: sulla trasmissione TL8, la scelta di un primo rapporto corto, al posto del gruppo di rinvio, consente di limitare il numero d’ingranaggi – e quindi la massa della trasmissione – a vantaggio di un alto livello di performance; 

- costo limitato: la trasmissione TL8 deriva dalla trasmissione TL4, a forte volume di produzione nell’Alleanza Renault-Nissan. Essa è prodotta nello stabilimento Dacia di Pitesti, in Romania.

Il comando 4X4, situato nella parte inferiore della parte centrale della plancia, permette al conducente di Dacia Duster 4X4 di adattare facilmente le capacità dell’auto alle sue esigenze, scegliendo tra 3 modalità di selezione:

- in modalità AUTO, la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno avviene automaticamente in funzione delle condizioni di aderenza. Questa modalità è stata progettata per garantire un compromesso ideale tra tenuta di strada e motricità, con qualunque aderenza. In condizioni normali, la coppia è trasmessa esclusivamente alle ruote anteriori; in caso di perdita di motricità o in condizioni di aderenza precaria, una parte della coppia viene trasferita al retrotreno. Questa distribuzione è garantita da un giunto elettromagnetico di origine Nissan;

- in modalità LOCK, il conducente blocca elettronicamente la trasmissione 4X4. Con questa modalità, la gestione elettronica del motore e della frenata è adattata, a sua volta, ad un utilizzo 4X4. Tale utilizzo è riservato ai passaggi difficili e ai sentieri non praticabili (fondo stradale dissestato, fango, terra, sabbia);

- in modalità 2WD, la trasmissione è bloccata in configurazione 2 ruote motrici. Questo utilizzo è adatto ad una guida con buone condizioni di aderenza e consente di ridurre il consumo di carburante e, di conseguenza, le emissioni di CO₂.

Anche il volume del vano bagagli di Dacia Duster è particolarmente competitivo, tenuto conto della compattezza del modello, e rappresenta fino a 475 dm³ VDA (secondo le versioni). Con il divano posteriore ripiegato, Dacia Duster offre un volume di carico sorprendente, che arriva fino a 1.636 dm³ VDA (secondo le versioni).   

Considerando i prezzi, per quanto riguarda le dotazioni - tranne che per l’allestimento standard davvero essenziale previsto solo per la 1.6 a trazione anteriore - non ci si può lamentare. Sulle Duster Ambiance – costano 12.700 euro la versione a benzina e 14.700 euro la turbodiesel - all’Abs e agli air bag frontali s’aggiungono anche i laterali testa/ torace, gli alzacristalli elettrici anteriori, la chiusura con telecomando e le barre portatutto, mentre le Lauréate - costano 1.200 euro in più - offrono quanto riportato nella scheda. Sono previsti, poi, vari optional a prezzi contenuti, fra i quali rientra anche l’Esp, sebbene disponibile solo per la 1.5 dCi Lauréate 4x4.

Se si rimane nel campo di una scelta razionale, o meglio se non si fanno molti chilometri e in fuoristrada non ci si avventura, la 1.6 a trazione anteriore ha tutte le carte in regola per non deludere le attese. Infatti, grazie alle caratteristiche generali del corpo vettura, all’altezza da terra e alla gommatura M+S se la cava bene quando si devono affrontare fondi non asfaltati e sconnessi, mentre su strada sfodera un comportamento che non presta il fianco a critiche a livello di tenuta e di affidabilità. Infatti, la tendenza in curva è moderatamente sottosterzante, le manovre d’emergenza non innescano reazioni anomale e l’impianto frenante assolve con onestà ai propri compiti. Sul sano stato di forma di questa Dacia influisce anche la massa, che in rapporto alle dimensioni è indubbiamente contenuta. A volere proprio essere puntigliosi si potrebbero solo pretendere azioni più progressive e pronte dello sterzo, ma va considerato anche il fatto che nel vero fuoristrada affrontabile con la versione a trazione integrale queste caratteristiche sarebbero meno apprezzabili. In ogni caso, si tratta di un neo a cui ci si abitua in fretta e sul quale si può sorvolare considerando il rispetto delle rigorose economie di scala che hanno ispirato la definizione della famiglia Duster.

A tutto ciò s’aggiunge un confort davvero inaspettato e apprezzabile, frutto della silenziosità della meccanica e dell’assenza di fruscii aerodinamici sino alle velocità autostradali, oltre che della capacità delle sospensioni di superare gli ostacoli in maniera corretta e graduale. A livello di temperamento la Duster 1.6 non ha l’ambizione di appagare gli smanettoni, come possono anche confermare le prestazioni. Infatti, il quattro cilindri a benzina - che con la trazione anteriore si abbina a un cambio a 5 marce anziché a 6 rapporti come nel caso della 4x4 e di tutte le 1.5 dCi - non prospetta picchi di vivacità. Tuttavia, questa unità sostiene adeguatamente la guidabilità gradevole e istintiva con elasticità, erogazione lineare e la spontaneità con cui guadagna giri anche ai regimi più alti. Un rendimento che è assecondato sia dalla corretta spaziatura del cambio sia dagli effetti del peso contenuto della vettura, che si attesta sui 1.160 kg.

La gamma Duster 2011 conferma la struttura precedente, declinata nei tre livelli, Duster, al prezzo di 11.900€, Ambiance e Lauréate, mantenendone gli equipaggiamenti ma proponendo motorizzazioni tutte Euro5. In particolare, la nuova gamma estende l’offerta di propulsori con l’introduzione del motore diesel 1.5 dCi 90cv con filtro antiparticolato, disponibile sia in versione 4x2 che 4x4. Questo propulsore, brillante e fluido anche ai bassi regimi, si rivela estremamente performante in termini di consumi e contiene le emissioni di CO2 a soli 130 g/Km, in versione 4x2, e 139 g/Km in versione 4x4, fregiandosi della label Dacia Eco2. La motorizzazione 1.5 dCi 90cv con filtro antiparticolato è disponibile sia sul livello Ambiance che Lauréate, laddove il motore Diesel 1.5 dCi 110cv con filtro antiparticolato è, oggi, commercializzato solo sul livello Lauréate.