03 November 2012

Continental: 60 anni di pneumatici invernali

La casa tedesca ha registrato sei decenni di esperienza con gli pneumatici invernali. Nel 1952 organizzarono l’attraversamento del Gottardo innevato senza l’utilizzo di chiodi o catene

Continental: 60 anni di pneumatici invernali

 

Nel tardo autunno del 1952, Continental affrontò per prima la traversata del Passo del Gottardo completamente innevato utilizzando autovetture equipaggiate con ruote prive di qualsiasi sussidio metallico ed ausiliario per far aderenza su neve e ghiaccio. Lasciate così a casa le abituali catene ed i più sofisticati pneumatici chiodati, la spedizione composta prevalentemente da vetture dotate –come d’uso all’epoca- del motore anteriore e della trazione sulle sole ruote posteriori (erano della partita anche due italianissime Fiat 1100 e Alfa Romeo Giulietta), superò agevolmente le nevi delle Alpi grazie ad una innovativa copertura dal battistrada artigliato che aprì la via al moderno pneumatico invernale: il Continental M+S.
 

Da quei lontani anni di metà del secolo scorso, attraverso l’evoluzione del sistema della tassellatura, l’introduzione delle lamellature prima elastiche e poi sinusoidali, l’adattamento progressivo delle diverse generazioni di mescola silica, Continental è stata da sempre all’avanguardia ed in grado di offrire al mercato prodotti premium che caratterizzano l’eccellente qualità di guida in condizioni stradali invernali, con occhio di riguardo alla sicurezza in frenata senza dimenticare però anche aspetti come la resa chilometrica, il confort acustico e plastico, e l’impatto ambientale.

 

1952: Continental M+S, il primo pneumatico invernale Continental lancia sul mercato l’ M+S, il suo primo pneumatico invernale o meglio, come si chiamava allora, pneumatico da neve. Il battistrada è artigliato, ricorda una ruota dentata con i suoi generosi tasselli che garantiscono grip sulla neve
 

1963: Continental M+S 18 e M+S 18 Eis E’ il primo pneumatico studiato per l’impiego su tutti gli assi della vettura, non solo sulla trazione. Il battistrada con rilievi a zig-zag assicura guidabilità anche sull’asse sterzante assicurando nel contempo massima capacità di spunto sulla trazione. L’ M+S 18 Eis è la versione chiodata
 

1972: Continental M+S Contact TS 729 E’ il primo “Contact” della fortunata serie che va avanti ancor oggi. E’ altresì il primo pneumatico invernale non chiodabile della storia, chiamato –con un termine improprio che è ancora in uso- “termico”. Ha un disegno del battistrada meno aggressivo per assicurare elevata percorrenza chilometrica e silenziosità di rotolamento. La mescola e le fenditure sui tasselli, progenitrici delle lamelle, giocano qui un ruolo determinante per le caratteristiche winter del pneumatico.
 

1977: Continental M+S Contact TS 730 e TS 730E I tasselli inclinati offrono un maggiore angolo di presa sia in longitudinale che in trasversale. Le fenditure dei tasselli diventano sempre più fitte e fini. Il TS 730E è la versione chiodabile
 

1982: Continental WinterContact TS 740 L’introduzione ufficiale del concetto di lamella sul pneumatico invernale. Si tratta di scanalature elastiche sinusoidali che si modellano nel contatto con il suolo e conferiscono il massimo di trazione e forza di frenata soprattutto su terreni gelati e ghiacciati
 

1989: Continental WinterContact TS 750 Le lamelle si evolvono. La zona delle spalle, deputata al maggior lavoro di trazione e tenuta, è ora equipaggiata con lamellature aperte verso l’esterno del tassello, che garantiscono un’aderenza massima. E’ il primo pneumatico winter con omologazione “H” per velocità fino a 210 km/h
 

1993: ContiWinterContact TS 770 – ContiWinterContact TS 760 Il pneumatico invernale acquista sempre più in sportività. Il TS 770 è prodotto in misure ribassate per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più qualificato. Per le vetture compatte, nel 1994 viene lanciato il ContiWinterContact TS 760, il primo pneumatico con lamelle fonde che arrivano fino alla base del tassello. Viene adottata definitivamente per tutti i pneumatici invernali la denominazione ContiWinterContact
 

1998: ContiWinterContact TS 790 – ContiWinterContact TS 780 Il nuovo sistema di lamelle CLS (Cross-Linked-Siped = lamelle contrapposte) unito all’impiego esteso della mescola silica implementa i margini di sicurezza anche su strade invernali bagnate senza inficiare le performances neve e ghiaccio. Per curiosità, un pneumatico della misura 195/65R15 dispone di una rete di lamellature che, se distesa lungo una linea retta, raggiunge la lunghezza di quasi 2 chilometri (per l’esattezza 1967 metri). Il TS 790 prosegue l’attitudine sportiva dei WinterContact. Per le classi compatte compare nel 1999 il ContiWinterContact TS 780 caratterizzato da lamelle “a nidi d’ape” che offrono attrito in sei fronti di impatto del battistrada
 

2000: ContiWinterContact TS 790 V E’ il primo pneumatico invernale proposto al mercato per velocità fino a 240 km/h, marcato “V”. Un’ulteriore pietra miliare nell’innovazione che Continental ha sempre saputo offrire in anteprima al consumatore ed al mondo automobilistico
 

2004: ContiWinterContact TS 810 e TS 810 S Struttura a bande nella zona centrale per garantire aderenza su strade asciutte e bagnate ed esteso sviluppo della lamellatura CLS per la maggiore trazione su neve e ghiaccio, unita ad una configurazione asimmetrica del battistrada per ottenere il massimo da un pneumatico invernale studiato per vetture sportive e berline della classe media e alta: questo è il TS 810. E in più col TS 810 S dell’anno successivo Continental è ancora prima nella scalata dei record, con il primo pneumatico winter al mondo atto velocità fino a 270 km/h (codice di velocità W). Per le vetture compatte, nel 2005 viene lanciato l’unidirezionale ContiWinterContact TS 800.
 

2008: ContiWinterContact TS 830 E’ l’invernale per classi medie e sportive. E’ il pneumatico più diffuso, adatto alle vetture di media cilindrata, omologato per velocità fino a 210 km/h, caratterizzato da un disegno battistrada unidirezionale dotato di una fitta rete di lamelle sinusoidali.

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