02 November 2013

Chevrolet Trax 1.7 D LT AWD

Su strada convince perché è prevedibile e facilmente gestibile, grazie al buon turbodiesel e....

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E’ il momento delle Suv compatte: arrivano a rinforzare e ampliare l’offerta di un segmento che a livello globale è e sarà ancora per qualche tempo in continua crescita, secondo le ipotesi degli analisti. Nella categoria ora si inserisce anche la nuova Chevrolet Trax, un modello basato su un progetto con cui sono nate anche altre due vetture di marchi del gruppo General Motors, ossia la Buick Encore e la Opel Mokka. La moltiplicazione del progetto base, che propizia le economie di scala e alla fine si riflette sul costo finale, non è, però, avvenuta semplicemente con un processo di clonazione: infatti, non sono state trascurate le personalizzazioni che caratterizzano l’estetica di ogni modello, con interventi sui lamierati anteriori, per ottenere un chiaro richiamo ai marchi di appartenenza, oltre ad allestimenti ed equipaggiamenti dedicati.

 

Prodotta sia in Corea sia in Messico, in questo caso per facilitare lo sbarco sul mercato nord-americano, la Trax cela sotto le vesti l’architettura meccanica delle consanguinee – dal pianale alla struttura delle sospensioni, sino ai motori e alla possibilità di adottare la trazione integrale –, ma cela questa caratteristica, come accennato, sotto lineamenti che, pur ricollegandosi a quelle delle due parenti-rivali, le donano un aspetto più muscoloso. Merito, soprattutto, dei tratti del frontale, che imprimono alla Trax un’espressione piuttosto aggressiva, dovuta sia alla prominenza di questa zona, sia alla mascherina sdoppiata, elemento di richiamo allo stile Chevrolet.

 

 

Anche nell’abitacolo, che offre un’apprezzabile disponibilità di spazio, la Trax sottolinea la propria personalità con alcuni accorgimenti, come la strumentazione di stampo motociclistico, costituita da un grande contagiri analogico affiancato sulla destra da un display che visualizza digitalmente la velocità e le altre informazioni relative allo stato di salute della vettura. Si nota anche l’assenza delle bocchette d’aerazione sulla consolle centrale: al loro posto sono stati collocati dei portaoggetti, ma di dimensioni molto ridotte. Come altro elemento caratterizzante la Trax propone sulle versioni negli allestimenti Lt e Ltz – la entry-level si chiama Ls – anche un display da 7 pollici sulla consolle che ospita il sistema d’infotainment MyLink, in grado di integrare e sfruttare completamente le funzionalità degli smartphone iPhone o Android.

 

Si può aggiornare con App dedicate, consente di scaricare il navigatore BringGo (come demo costa 0,90 euro, mentre l’abbonamento per un anno costa circa 50 euro e per 3 anni 69,99 euro), che sfrutta le mappe residenti nel telefonino oppure il TuneIn che capta circa 70mila web-radio e lo Sticher Radio per la ricezione podcast e news. La zona di carico offre una capacità coerente con le dimensioni della vettura – quella minima è di 356 l – e la funzionalità è incrementata dalla possibilità di ribaltare in avanti lo schienale della poltrona anteriore destra, per creare un piano di appoggio lungo 2,30 m.

 

 

In allegato in alto il listino pdf.

Su strada

La gamma sia articola in versioni spinte dai motori a benzina di 1,6 litri con 115 Cv e 1,4 litri turbo da 140 Cv, oltre che dal turbodiesel di 1,7 litri con 130 Cv. In questo caso si può optare per il cambio automatico e la trazione integrale che, invece, è l’unica offerta in abbinamento con il motore a benzina più potente. Per averla bisogna spendere una cifra compresa tra 19.150 e 26.550 euro. Tuttavia, in caso di permuta o rottamazione, la Trax 1.6 Ls è proposta in fase di lancio, con il prezzo ridotto a 16.800 euro. Dal posto guida, facilmente regolabile per ogni corporatura, si avverte subito l’indole…stradale di questo compatto crossover, che dinamicamente si comporta come tante moderne berline di pari categoria. Infatti, su strada, la 1.7 D Awd, quindi con la trazione integrale, sfodera un comportamento sano, prevedibile e facilmente gestibile in ogni frangente, nonché piuttosto agile su ogni tipo di percorso, a dispetto del baricentro piuttosto alto e del conseguente rollio che innesca.

 

Tuttavia, il fenomeno resta sempre in ambiti limitati e non sbilancia più di tanto la linearità della guida, su cui si riflettono anche le apprezzabili qualità dello sterzo, piuttosto pronto e preciso. Convincono anche gli interventi della trazione integrale, che contribuiscono a rendere più omogenee le percorrenze delle curve, poiché ridimensionano la tendenza dell’avantreno ad allargare le traiettorie. Grazie a questa forma atletica la guida risulta gradevole e poco affaticante in tutte le situazioni.

 

La presenza della trazione integrale, di contro, non imprime alla Trax capacità di affrontare situazioni off-road che vanno al di là di quelle “leggere”, poiché l’altezza da terra non è tale da evitare incontri ravvicinati tra il sottoscocca e il terreno sulle asperità più marcate, ma rende solo più agevole percorrere i tratti a bassa aderenza. Il buon comportamento si sposa bene con il rendimento del turbodiesel di 1,7 litri che, con il contributo della corretta rapportatura delle sei marce del cambio, mette in campo sia un’apprezzabile elasticità sia un certo brio quando s’affonda l’acceleratore.

Peccato solo che questo motore accompagni sempre il suo funzionamento con una tonalità percepibile nell’abitacolo che, unitamente a qualche fruscio aerodinamico avvertibile in velocità, ridimensiona il confort, apprezzabile invece per quello che concerne la capacità delle sospensioni di superare le irregolarità della strada.

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