12 January 2013

CHEVROLET MALIBU 2.0L Diesel

Primo contatto con la nuova berlina Chevrolet...

Chevrolet malibu 2.0l diesel

Mettiamo subito le cose in chiaro. Se appartenete a quella categoria di automobilisti che vuole emozionarsi tutte le volte che si siede al volante, beh, forse la Chevrolet Malibu non fa per voi. Se invece preferite riservare ad altro le vostre pulsioni emotive, e il vostro rapporto con l’auto è basato su una sana e consapevole concretezza, allora ci siamo. La Malibu non è un’amante in grado di suscitare passioni travolgenti. È una compagna fedele, che non ama mettersi in mostra, ma è in grado di rimanervi accantogiorno dopo giorno, nella “buona” e nella “cattiva” sorte. Perché se da un lato la berlina di Casa Chevrolet offre una grande spazio interno e un elevato confort di marcia per rendere i vostri viaggi assolutamente gradevoli, dall’altro garantisce anche un elevato livello di sicurezza.

Merito dell’ampia gamma di sistemi elettronici di controllo della stabilità e della trazione, e merito delle dotazioni di sicurezza passiva, come i sei air bag montati di serie(air bag a doppio stadio per guidatore e passeggero anteriore, air bag per la protezione di torace e bacino e air bag inseriti nelle barre del tetto), i poggiatesta attivi ela pedaliera collassabile.

Discendente (molto alla lontana) della prima Malibu arrivata sul mercato americano nel 1964  la versione attuale rappresenta una novità assoluta per il mercato europeo.In Italia è disponibile esclusivamente con il propulsore 2.0 turbodiesel da 160 Cv, nel ricco allestimento LTZ. Unica possibilità di scelta il cambio automatico o manuale.

La linea bilanciata, che rende comunque armoniosi i volumi importanti del corpo vettura, rende evidente la parentela con la Opel Insignia. A bordo si apprezza subito l’“abbraccio” dei sedili rivestiti in pelle (di serie) ampiamente regolabili. Bene plancia e comandi, con la sola eccezione della funzione sequenziale sulla versione con cambio automatico, con la salita e la discesa delle marce affidate a due piccoli pulsantini sul pomello della leva.

Su strada la Malibu conferma la sua vocazione. Si chiacchiera senza stress mentre motore e cambio automatico (da preferire al manuale) fanno onestamente il loro lavoro. Il comportamento omogeneo consente di guidare in scioltezza e anche i freni lasciano sempre un buon margine. L’unico appunto riguarda alcune reazioni un po’ “secche”, e rumorose, delle sospensioni posteriori sullo sconnesso. Tutto questo a patto di non esagerare, di non chiedere alla berlina euro-americana di tirare fuori un’anima sportiva che, semplicemente, non è nel suo dna.

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