Sarà la crisi, ma a Milano in pochi mesi il car sharing, cioè il servizio di noleggio che permette di usare un'auto per il tempo necessario, pagando solo per il reale utilizzo, ha fatto registrare un successo superiore alle attese, dopo essere rimasto bloccato per anni.

Il primo esperimento fu di Legambiente, travasato in GuidaMi Atm nel 2010, che ad oggi ha totalizzato 6.000 iscritti; poi ci ha provato Trenord con il suo servizio elettrico nelle stazioni, ma il vero processo di liberalizzazione è partito a luglio, spinto da un bando del Comune.

I tedeschi di Daimler hanno bruciato i concorrenti sul tempo, inaugurato Car2go in agosto, con 450 Smart in sharing e totalizzato oltre 40 mila iscrizioni in sette settimane, quando i ricercatori dell’Agenzia per la mobilità e l’ambiente immaginavano per il car sharing un bacino potenziale di 15-16 mila utenti.

Oggi scende in campo un terzo operatore: un consorzio che raggruppa Fiat, Eni e Trenitalia, che metterà a disposizione 650 Fiat 500 rosse, di cui una cinquantina del modello L con alimentazione anche a metano, che porteranno a 1.300 le auto da condividere in città.

Il servizio funzionerà con le modalità di Car2go, cioè costo al minuto, auto direttamente su strada 24 ore su 24, 7 giorni su 7, prenotazioni attivabili tramite cellulare e smartphone, ma sembra che l'offerta di lancio sarà un po' più bassa di Car2Go (29 centesimi al minuto). E' la regola della concorrenza.

di Gabriele Canali

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