La nuova Sport Utility Cadillac nasce sul
medesimo pianale “Sigma”
della GM già impiegato per la berlina CTS, con una scocca autoportante
che vanta buoni livelli di rigidità torsionale e una ripartizione dei pesi
quasi ideale (49,7% all’anteriore e 50,3% al posteriore, rilevati alla
nostra bilancia).
Le sospensioni sono indipendenti, con bracci
trasversali sovrapposti all’avantreno e bracci multipli al retrotreno.
Gli ammortizzatori a controllo elettronico Magnetic Ride Control, il cui
funzionamento si basa su un liquido magnetico a densità variabile, reagisce
in tempo reale alle condizioni di guida con uno smorzamento che può
variare fino a mille volte al secondo.
Il motore V6 da 3,6 litri ha sviluppato al nostro banco una potenza massima
di 257,5 cavalli a 6.580 giri/min, contro i
264 Cv dichiarati,
e
una coppia massima di 33,5 kgm a 2.680 giri/min. Si tratta di un’unità
piuttosto moderna e leggera a 24 valvole e doppio albero a camme in testa
(DOHC) a 60 gradi, dotata di controllo elettronico della valvola a farfalla,
fasatura variabile, iniezione multipoint, monoblocco e testata cilindri
in alluminio ed albero motore in acciaio fucinato.
La trazione
è integrale permanente e in condizioni di guida normali, il sistema distribuisce
uniformemente la coppia all’avantreno e al retrotreno (50/50), tramite
un differenziale centrale. In caso di slittamento, la coppia viene
ridistribuita soltanto alle ruote, o alla singola ruota, con una trazione
migliore. Il sistema di controllo della stabilità StabiliTrak, il controllo
della trazione TCS, l’ Abs e i sei air bag compresi nella dotazione assicurano
infine un buon livello di sicurezza.
La nuova Sport Utility Cadillac nasce sul
medesimo pianale “Sigma” della GM già
impiegato per la berlina
CTS, con una scocca autoportante che vanta buoni livelli di rigidità
torsionale
e una ripartizione dei pesi quasi ideale (49,7% all’anteriore e 50,3%
al posteriore, rilevati alla nostra bilancia).
Le sospensioni
sono indipendenti, con bracci trasversali sovrapposti all’avantreno e
bracci multipli al retrotreno. Gli ammortizzatori a controllo elettronico
Magnetic Ride Control, il cui funzionamento si basa su un liquido magnetico
a densità variabile, reagisce in tempo reale alle condizioni di guida con
uno smorzamento che può variare fino a mille volte al
secondo.
Il
motore V6 da 3,6 litri ha sviluppato al nostro banco una potenza massima
di 257,5 cavalli a 6.580 giri/min, contro i
264 Cv dichiarati,
e
una coppia massima di 33,5 kgm a 2.680 giri/min. Si tratta di
un’unità
piuttosto moderna e leggera a 24 valvole e doppio albero a camme in testa
(DOHC) a 60 gradi, dotata di controllo elettronico della valvola a farfalla,
fasatura variabile, iniezione multipoint, monoblocco e testata cilindri
in alluminio ed albero motore in acciaio fucinato.
La trazione
è integrale permanente e in condizioni di guida normali, il sistema
distribuisce
uniformemente la coppia all’avantreno e al retrotreno (50/50), tramite
un differenziale centrale. In caso di slittamento, la coppia viene
ridistribuita soltanto alle ruote, o alla singola ruota, con una trazione
migliore. Il sistema di controllo della stabilità StabiliTrak, il
controllo
della trazione TCS, l’ Abs e i sei air bag compresi nella dotazione
assicurano
infine un buon livello di sicurezza.