03 January 2016

BMW Gran Tourer 220d xDrive

Più grande, più spaziosa della Active Tourer riflette l’impostazione meccanica dell’auto da cui deriva. Ad iniziare dalla trazione sulle ruote anteriori. Bene il confort di marcia...

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Coniugare il Dna del marchio con una nuova concezione di automobile: questo il concetto dal quale sono scaturite, un annetto fa, la serie 2 Active Tourer e, in questo periodo, l’omonima Gran Tourer. Si distacca dalla consanguinea, in prima battuta, per le dimensioni. Infatti, vanta una lunghezza che passa da 4,34 m a 4,55 m, una statura che aumenta da 1,55 a 1,60 m e, infine, un passo che da 2,67 m raggiunge i 2,78 m. Grazie all’intreccio fra la corporatura più robusta e la specifica definizione della parte posteriore, la Gran Tourer offre, poi, un interno in grado sia di accogliere anche 7 persone, grazie a due poltroncine opzionali offerte a 900 euro che generano una terza fila di sedili, sia di garantire una zona di carico di notevole capacità: da 560 a 1.820 litri. Una volumetria che arriva a spaziare da 645 a 1.905 litri, se ci si accontenta della configurazione a 5 posti.

RIVOLUZIONARIA
Monovolume, a trazione anteriore anziché posteriore – o al limite a trazione integrale – ed equipaggiata con motori tutti nuovi anche a 3 cilindri, disposti trasversalmente anziché longitudinalmente si basa sull’architettura modulare che ha debuttato con la Mini, ma destinata anche alla prossima generazione della Serie 1. Insomma, come l’Active anche la Gran Tourer è un’auto rivoluzionaria secondo i classici canoni di casa Bmw. Aiquali, però, s’allinea per l’estesa articolazione della famiglia. E’ composta da 23 versioni (tutte con abitacolo configurato a 5 posti) per le quali sono previsti gli allestimenti entry-level, Advantage, Sport, MSport e Luxury.

 

AMPIA SCELTA
La serie 2 Gran Tour debutta con le versioni a benzina 218i spinta dal 3 cilindri di 1,5 litri con 136 Cv e la 220i che monta un 2 litri da 192 Cv, oltre che con le turbodiesel 216d dotata di un 3 cilindri di 1,5 con 116 Cv, 218d che impiega un 2 litri con 150 Cv e 220d equipaggiata con un 2 litri da 190 Cv. Quest’ultima, al momento, è offerta solo con la trazione integrale xDrive e il cambio automatico a 8 marce, disponibile a richiesta anche per la più potente delle versioni a benzina. Lo stesso tipo di trasmissione ma con 6 marce è, invece, un optional destinato alle 218i e 216d. I prezzi della famiglia partono da 28.550 e arrivano a 45.150 euro.

 

In allegato in alto il listino pdf.

 

Così viene prodotta nello stabilimento di Regensburg....

 

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VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SU STRADA

Grazie ai soliti stilemi tipici Bmw ma che comunque s’intrecciano con la nuova dimensione che assume il linguaggio formale del marchio , la Gran Tourer gioca la sua partita puntando, ovviamente, sulla versatilità. L’abitacolo rispetta i canoni Bmw per quanto riguarda l’atmosfera e la cura realizzativa, sebbene questo fattore risalti soprattutto a livello del campo visivo, e si caratterizza per l’elevata funzionalità.

E’ impressa dai numerosi portaoggetti e dal divano dotato di schienali registrabili anche in inclinazione e ribaltabili anche dal bagagliaio, oltre che scorrevole per 13 centimetri. Una soluzione che non solo permette di modulare lo spazio a favore dei passeggeri o del bagagliaio nella configurazione a 5 posti ma che è destinata anche ad agevolare un po’ l’accessibilità alla terza fila di sedili, se si opta per questa soluzione. Quando è in posizione d’uso è adatta soprattutto a persone non troppo robuste e riduce a 145 litri la capacità della zona di carico, invece quando non serve scompare nel piano d’appoggio del bagagliaio.

BRILLANTE E SOBRIA
Dal “ponte di comando” il guidatore s’avvantaggia di un’impostazione non troppo rialzata che rende più istintivo il dialogo con la Gran Tourer 220d xDrive Luxury con cui abbiamo fatto conoscenza con la “rivoluzionaria bavarese”. Che, dal canto suo, sfodera un eccellente stato di forma. E’ frutto sia del rendimento del moderno turbodiesel di 2 litri con 190 cavalli e 40,8 kgm di coppia massima a 1.750 giri sia dell’efficiente assetto, le cui regolazioni conciliano l’agilità e l’affidabilità con il confort di marcia. Su questo fattore si riversa anche la tonalità contenuta con cui s’esprime il motore. E’ un’unità molto elastica e, all’occorrenza, con un’apprezzabile verve, che imprime prestazioni consone al tipo di vettura, con il picco di potenza a fronte di percorrenze medie dichiarate di quasi 20 chilometri con un litro.

Sono propiziate sia dal pacchetto Efficient Dynamics e dalla configurazione vettura Eco Pro (alla quale s’aggiungono la Comfort e la Sport che possono influire anche sulla risposta degli opzionali ammortizzatori a controllo elettronico) sia dall’efficienza del cambio automatico a 8 marce che mette sempre in campo il rapporto più consono alla situazione di marcia. Questa Gran Tourer dispone anche dello sterzo che varia rapportatura in funzione dei movimenti del volante che, unitamente al differenziale autobloccante elettronico e alla trazione integrale, regala il piacere di disegnare traiettorie esenti da sbavature e di potere contare su una notevole agilità, a fronte di una costante affidabilità di marcia.

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