Sappiatelo, automobilisti: se il tagliandino (“gratta e parcheggia” o del parchimetro) che attesta il pagamento per la sosta nelle strisce blu scade, un’eventuale multa non è valida. Al massimo, vi si può richiedere il pagamento della differenza (avete pagato un’ora e sostato per due? Pagate la seconda ora) con una eventuale piccola sanzione ma di certo non le decine di euro che spesso ci troviamo sul parabrezza.

Non è una novità, il Ministero delle Infrastrutture già nel 2010 aveva decretato che fosse giuridicamente inaccettabile questa pratica (Prot. 25783) ma i Comuni italiani hanno continuato imperterriti. Per fare cassa, naturalmente, visto che possono essere solo i soldi proventi delle multe a convincere a “dimenticarsi” di un’indicazione del Ministero. Nel frattempo, però, (ultimo caso qualche giorno fa) anche i giudici di pace si sono espressi su questa pratica, dando ragione agli automobilisti. Quei pochi che hanno preferito far valere le proprie ragioni invece di pagare i 30/40 euro chiesti come multa e risolversi così il problema. Anche perché – va ricordato – ricorrere dal Giudice di Pace ha un costo che è spesso superiore alla multa per tagliandino scaduto.

Discorso diverso, invece, per chi il tagliandino non ce l’ha proprio: in questo caso la multa è tutta vostra. Ma negli altri casi, fate valere le vostre ragioni.