Bentley Continental GT 2018: aria nuova

La terza generazione della Coupé inglese non rinnega il ciclopico W12 6.0 biturbo benzina, portato a 635 Cv e ora abbinato a un inedito cambio a doppia frizione. Look inedito.

Terza generazione

L’auto (un tempo) preferita dai calciatori si rinnova radicalmente. Sul mercato dal 2004, la best seller della Casa inglese aveva bisogno di una “rinfrescata globale” sotto il profilo sia tecnico sia stilistico. Un cambiamento che vede la nuova Continental GT condividere il pianale con la più recente generazione della Porsche Panamera e ispirarsi esteticamente alla concept Exp 10 Speed 6 del 2016. Presentata in occasione del Salone di Francoforte (14-24 settembre), la coupé di Crewe raggiungerà le concessionarie a inizio 2018.

Bye bye convertitore

Derivato dalla Suv Bentayga, sottopelle pulsa la più recente generazione del W12 6.0 biturbo benzina di derivazione Audi, portato dagli originari 590 Cv agli attuali 635 Cv. L’upgrade più rilevante interessa però la coppia erogata dal W12, cresciuta da 720 a 900 Nm. Interventi che consentono alla coupé inglese di scattare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi anziché in 4,5 secondi come in passato e di raggiungere una velocità massima di 333 km/h invece di 319 km/h. Prestazioni sulle quali influisce positivamente il cambiamento della trasmissione. Il consueto cambio automatico ZF a 8 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia viene “pensionato” da un’inedita unità – sempre a 8 marce – a doppia frizione. Una prima assoluta per la gamma Bentley.

La piattaforma della Panamera

Da tradizione, la Continental GT è tutt’altro che una libellula. Una “regola” alla quale non si sottrae la nuova generazione della coupé inglese. Il peso continua a sfiorare i 22 quintali, ma rispetto al passato si registra un “dimagrimento” di 80 kg. Un risultato sul quale influisce positivamente l’adozione della piattaforma modulare Msb del Gruppo VW – di derivazione Porsche Panamera – e della carrozzeria in alluminio, per la prima volta realizzata interamente secondo la strategia Super Formed. Ciò che non muta rispetto al passato sono la trazione integrale permanente e la disponibilità del sistema torque vectoring che permette di distribuire la coppia anche tra le ruote del medesimo asse, mentre la tecnologia Bentley Dinamic Ride, affinata, consente di optare per tre programmi di marcia armonizzandovi la taratura delle sospensioni pneumatiche adattive (ottimizzate), l’azione degli attuatori delle barre antirollio, l’erogazione del W12 e la logica di gestione della trasmissione automatica.
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Rotating display

Il design della nuova Continental GT è fortemente influenzato dalle linee della concept Exp 10 Speed 6 del 2016. Sebbene non cambino le dimensioni – la vettura si conferma lunga 4,8 metri – la terza generazione della coupé inglese può contare su di un aspetto decisamente meno massiccio. Più affilata e con sbalzi dallo sviluppo inferiore, si avvale di un cofano motore ancora più pronunciato, archi passaruota iper muscolosi, cerchi in lega sino a 22 pollici (da 21 pollici di serie), andamento a goccia del tetto, uscite ovali degli scarichi e un abitacolo che fonde artigianalità e hi-tech. La parte centrale della plancia, ad esempio, è dominata dal “Bentley rotating display” da 12,3 pollici che il guidatore può regolare su tre posizioni mostrando ora lo schermo, ora i rivestimenti in radica, ora tre indicatori analogici dedicati alla temperatura esterna, alla bussola e al cronometro. E le possibilità di personalizzazione? Pressoché infinite. È infatti possibile scegliere tra 15 varianti di moquette, 15 rivestimenti in pelle e sedili elettrici con oltre 20 regolazioni. Un salotto da 333 km/h.

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