20 September 2009

Automobilismo d'Epoca - anno 2009 - Ottobre 2009

Addio Zagato. Un altro testimone e protagonista della storia dell’automobilismo italiano se ne è andato. Il 15 settembre, mentre chiudevamo in redazione questo numero di Automobilismo d’Epoca, è deceduto Elio Zagato, all’età di 88 anni. Anni vissuti tutti in mezzo ai tavoli da disegno....

Editoriale







Addio Zagato







Un altro testimone e protagonista della storia dell’automobilismo italiano se
ne è andato. Il 15 settembre, mentre chiudevamo in redazione questo numero
di Automobilismo d’Epoca, è deceduto Elio Zagato, all’età di 88 anni. Anni
vissuti tutti in mezzo ai tavoli da disegno, alle sagome di legno, alle lamiere
lavorate dai battilastra; in una parola: in mezzo alle automobili. Soprattutto a
quelle sportive, a cui si è sempre dedicata l’azienda della “Z”.
Elio Zagato era figlio di Ugo, il fondatore della carrozzeria che negli Anni 30
produsse vetture belle e vincenti, soprattutto Alfa Romeo, guidate dai più importanti
piloti dell’epoca.
Da giovane Elio visse l’automobile come sport, dimostrandosi un valido pilota
a partire dalla prima gara disputata nel 1947; poi si occupò dell’azienda, vivendo
in prima persona il periodo delle tante Zagato degli Anni ‘50, ‘60 e ‘70.
Fu un periodo in cui il suo nome diventò sinonimo di una personalità stilistica
molto spiccata: le Alfa Romeo SZ e TZ, le Lancia Fulvia e Flaminia, per non
dire delle Aston Martin e delle tante altre marche che vollero avere una qualche
versione “confezionata” - come un abito di haute couture - dalla carrozzeria
milanese, sono tutte vetture che testimoniano questa storia.
In tutte si avverte la propensione sportiva della Casa e di Elio in particolare.
Una caratteristica che non è mai venuta meno, fino alla fine, anche quando
l’azienda ha intrapreso un nuovo capitolo nell’ambito dell’industria automobilistica
indiana.

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