26 August 2015

2015 Audi TT Roadster, le nostre impressioni

Dopo la Coupé, ecco l’evoluzione in chiave Roadster della TT. Una vettura capace di regalare...

VERSIONI

Come previsto, nella terza generazione dell’Audi TT arriva anche la Roadster. La nuova scoperta dei Quattro Anelli beneficia, ovviamente, di tutte le innovazioni portate alla ribalta dall’omonima Coupé. Infatti, si basa anch’essa sull’architettura modulare Mqb sviluppata dal gruppo Volkswagen, monta motori tutti in regola con le norme Euro6, è largamente realizzata in materiali leggeri - alluminio, magnesio e compositi - che propiziano la “caccia al grammo” rivolta a sostenere tanto il comportamento quanto l’efficienza generale e, infine, ha vesti che sono frutto dei più recenti canoni stilistici di casa Audi.

 

DNA INCONFONDIBILE
Tuttavia, pur essendo nuova da cima a fondo, la TT Roadster edizione 2015 non abdica a peculiarità inconfondibili. Alcune sono patrimonio della specie sin dal 1999 quando affiorò la progenitrice di tutte le TT Roadster come la capote in tela leggermente arcuata e l’abitacolo configurato a 2 posti, mentre altre sono arrivate con il passare del tempo. E’ questo il caso della famiglia che si declina in due filoni: quello delle TT spinte da motori benzina e td di 2 litri e quello delle varianti ancora più pimpanti, le TTS, fedeli ai concetti introdotti qualche decennio fa dalla mitica “quattro” che correva e vinceva nei rallyes.

La famiglia delle TT Roadster, per il momento, si articola in tre versioni, tutte spinte da motori turbo a iniezione diretta a 4 cilindri con Start&Stop. Si tratta della turbodiesel 2.0 TDI ultra da 184 Cv e delle 2.0 TFSI, quindi benzina, che mettono in campo 230 Cv che sono proposte nelle varianti con cambio meccanico a 6 marce e trazione anteriore e con cambio a doppia frizione S Tronic a 6 marce e trazione integrale “quattro”. Queste ultime costano, rispettivamente, 44.490 e 49.490 euro. L’offerta è completata dalla possibilità di optare per gli allestimenti S Line e Design e per il pacchetto Tech. Impongono sovrapprezzi che vanno da 3.000 a 4.150 euro.

DESIGN

Formalmente attanagliata al concept portato alla ribalta nel 1999 dalla prima generazione, la nuova TT Roadster ha vesti ispirate agli attuali canoni della casa dei Quattro Anelli che si definiscono attraverso l’abbinamento fra superfici morbide e angoli vivi. Generano una linea muscolosa ma equilibrata a prescindere dal fatto che lo spoiler sistemato all’estremità della coda spunti dal profilo della carrozzeria (oppure no) o che la capote multistrato copra o scopra l’abitacolo.

CAPOTE
Quest’ultima è, ovviamente, ad azionamento elettrico e completa il suo lavoro in 10” anche in movimento, sino a velocità di 50 all’ora. Quando è ripiegata lascia immutata la (ridotta) capacità del bagagliaio di 280 litri, poiché si ripiega in uno specifico vano. All’interno, eccezion fatta per i rollbar di sicurezza dietro i sedili che però risaltano quando la capote è ripiegata diventando elementi caratteristici del design, la Roadster ripropone l’atmosfera ravvisabile sulla Coupé non solo attraverso lo stile lineare ed elegante dell’arredamento ma anche con soluzioni come il volante con corona appiattita nella parte inferiore, le bocchette della ventilazione multifunzione, il cruscotto con un display Tft da 12”3 personalizzabile da chi guida in molti modi e che può integrare anche l’opzionale sistema di navigazione.ù

MUSCOLOSA
Tuttavia, la Roadster differisce dalla Coupé da cui è estrapolata per alcune doti nascoste. In sostanza sono quelle comuni a tutte le auto scoperte. Sono destinate ad allineare la rigidità della scocca a quella del modello di partenza e, quindi, tendono a garantire gli stessi livelli di comportamento e sicurezza, oltre che i medesimi parametri di confort. Per raggiungere questi obiettivi sulla TT Roadster ci sono montanti del parabrezza con “anima” in acciaio e zone sottoporta irrobustite con lo stesso materiale, oltre a strutture a V di rinforzo nel sottoscocca.

SU STRADA

La 2.0 TDI ultra (definizione che indica la presenza di tecnologie destinate a limitare i consumi) è al momento l’unica TT Roadster proposta solo a trazione anteriore e con cambio meccanico a 6 marce, ma sfodera una personalità che non delude le attese. Infatti, vanta una forma atletica di tutto rispetto, frutto di elevati limiti di tenuta e di una notevole agilità. Doti che ben si ravvisano anche sui fondi a bassa aderenza, come quelli affrontati durante la prima presa di conoscenza con la TT Roadster, specie se si ha l’accortezza di dosare gradualmente l’acceleratore per evitare d’innescare la tendenza dell’avantreno ad allargare le traiettorie: una precauzione tutt’altro che eccessiva, pur avendo a che fare con una vettura spinta da un motore turbodiesel.

Infatti, questa unità abbina alla buona potenza anche una robusta coppia di 38,7 kgm a 1.750 giri che propizia sin dai regimi più bassi, unitamente alla corretta spaziatura del cambio a 6 marce che si fa apprezzare anche per l’ottima manovrabilità e gli innesti precisi, un’erogazione fluida e pronta. Sfruttando il settaggio più sportivo del sistema di configurazione vettura Drive Select (influisce sulla risposta del motore e dello sterzo e delle sospensioni a controllo elettronico, optional) la gradevolezza della guida non è solo sostenuta dalla personalità che vira verso territori sportivi, ma anche dal sound emesso dal motore che, in alcune situazioni, imita quello delle unità a benzina.

Il confort dinamico è di alto livello mentre quello acustico, con la capote sollevata, risente di qualche fruscio aerodinamico. Un neo che, comunque, non impensierirà più di tanto chi predilige le vetture che quando viaggiano a cielo aperto lasciano assaporare, anche sfruttando il frangivento posteriore ad azionamento elettrico come in questo caso, il vento tra i capelli già alle basse andature.

 

Audi TTS Roadster

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