Aston Martin DBS Superleggera: 725 CV che sanno di storia

Aerodinamica, leggerezza e massime prestazioni sono le carte in tavola della nuova iper prestazionale Gran Turismo di Casa Aston Martin.
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La Casa di Gaydon ha svelato la sua nuova super Gran Turismo, una sportiva di razza che avrà non solo il compito di rimpiazzare la Vanquish S, per piazzarsi al vertice della gamma Aston Martin, ma anche quello di riportare in auge due nomi molto importanti per la Casa inglese: la sigla DBS e la denominazione Superleggera.

180 kg di carico verticale a 340 km/h

La nuova Aston Martin DBS Superleggera, unione della filosofia di massima leggerezza dell’Atelier italiano e della ricerca di massime prestazioni della Casa inglese, è una supersportiva che punta tutto sul massimo contenimento del peso - la bilancia fa segnare solamente 1.693 kg – e su un’aerodinamica estremamente evoluta. Sul fronte estetico non mancano di certo linee eleganti e sportive, che da sempre impreziosiscono le vetture della Casa di Gaydon, ma sembra proprio che ogni superficie, profilo aerodinamico e presa d’aria sia stata appositamente disegnata per incrementare l’efficienza aerodinamica, il valore di deportanza e la capacità di raffreddamento della meccanica.

Rapporto peso potenza di 2,33 kg/CV

Con un profilo aerodinamico così ricercato anche la meccanica non poteva essere da meno. Sotto pelle, infatti, la nuova Gran Turismo britannica vanta una carrozzeria in fibra di carbonio che cela un V12 a biturbo da 5,2 litri capace di ben 725 CV a 6.500 giri e 900 Nm di coppia tra 1.800 e 5.000 giri. Numeri da far girare la testa che consentono alla nuova DBS Superleggera di bruciare la pratica dello 0-100 km/H in soli 3,4 secondi, di raggiungere una velocità massima di 337 km/h.

Albero di trasmissione in carbonio

Per scaricare a terra tali esuberanti prestazioni, l’iconica sportiva inglese si avvale di carreggiate allargate, rispettivamente di 15 mm all’anteriore e 20 mm al posteriore, di un cambio automatico ZF con convertitore di coppia e otto rapporti, di un differenziale autobloccante meccanico a slittamento limitato con sistema Torque Vectoring e di un albero di trasmissione in carbonio.

Schema transaxle con rapporto 51:49

Immancabile naturalmente un assetto specifico composto da doppi bracci trasversali forgiati per l’anteriore, un articolato sistema Multilink al posteriore, sospensioni a gestione elettronica, uno schema di tipo transaxle con motore anteriore e cambio posteriore, cerchi in lega leggera da 21 pollici con pneumatici da 265/35 all’anteriore e 305/30 al posteriore e impianto frenante carboceramico con dischi anteriori da 410 mm e posteriori da 360 mm.

Nessun prezzo italiano per ora

Per acquistarla basterà attendere ancora qualche settimana ma bisongnerà esser disposti a spendere 225 mila sterline in Gran Bretagna o 274 mila euro in Germania o 304 mila dollari negli Stati Uniti.

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