Peugeot 207 1.6 16V HDi - Toyota Yaris 1.4 D-4D
Introduzione
Sia la Peugeot 207 equipaggiata con il 1.6 16V HDi da 90 Cv sia la Toyota
Yaris dotata del 1.4 D-4D a 8 valvole di analoga potenza si disimpegnano
infatti efficacemente sia in città sia lungo i percorsi extraurbani, senza
eccellere in sportività ma garantendo una guida brillante abbinata a un
buon livello di confort per 4 persone e a consumi contenuti (rispettivamente
15,9 e 17,1 km/l in media).
Le due vetture si differenziano per la modularità dello spazio e la versatilità
degli interni, a vantaggio della giapponese, e per la cura nelle finiture,
che vede la francese primeggiare (anche in virtù del prezzo d’acquisto
più elevato), mentre caratteri diametralmente opposti emergono su strada,
dove nel misto la Yaris soffre a causa del propulsore vuoto ai bassi regimi
e che si esalta solo negli allunghi, e la 207 offre invece il meglio di
sé grazie alla precisione dello sterzo con servoassistenza elettrica variabile
e alla corposità del 1.6 HDi, capace di erogare 24 kgm di coppia a 1.980
giri/min contro i 19,9 a 2.710 giri dell’unità nipponica da 1,4 litri.
Sia
la Peugeot 207 equipaggiata con il 1.6 16V HDi da 90 Cv sia la Toyota
Yaris dotata del 1.4 D-4D a 8 valvole di analoga potenza si disimpegnano
infatti efficacemente sia in città sia lungo i percorsi extraurbani,
senza
eccellere in sportività ma garantendo una guida brillante abbinata a un
buon livello di confort per 4 persone e a consumi contenuti (rispettivamente
15,9 e 17,1 km/l in media).
Le
due vetture si differenziano per la modularità dello spazio e la
versatilità
degli interni, a vantaggio della giapponese, e per la cura nelle finiture,
che vede la francese primeggiare (anche in virtù del prezzo
d’acquisto
più elevato), mentre caratteri diametralmente opposti emergono su strada,
dove nel misto la Yaris soffre a causa del propulsore vuoto ai bassi regimi
e che si esalta solo negli allunghi, e la 207 offre invece il meglio
di sé grazie alla precisione dello sterzo con servoassistenza elettrica
variabile e alla corposità del 1.6 HDi, capace di erogare 24 kgm di
coppia
a 1.980 giri/min contro i 19,9 a 2.710 giri dell’unità nipponica
da 1,4
litri.
Interni
Entrambe crescono rispetto alle
progenitrici, ovvero la 206 e la Yaris I, seguendo la tendenza del mercato
che vuole auto dalle dimensioni sempre maggiori, anche se la Yaris II resta
la più corta della categoria dopo la Nissan Micra (373 cm), con i suoi
375 cm di lunghezza contro i 403 della 207 (valore identico a quello della
Fiat Grande Punto) e i 399 della Renault Clio III.
Misure che, inevitabilmente, condizionano
le linee delle vetture, con la francese più filante e aggressiva grazie
al frontale Sport caratterizzato dal contorno dei fari fendinebbia cromato
e dalla griglia della presa d’aria in finto alluminio, e la nipponica
più compatta, simile a una piccola monovolume e dotata di un maggiore sviluppo
in altezza (153 cm contro 147,2), che si ripercuote positivamente sull’
abitabilità
posteriore. Seduti al posto di guida d’entrambe è facile trovare una posizione
soddisfacente, dal momento che il volante (troppo orizzontale sulla giapponese),
regolabile sia in profondità sia altezza, risulta correttamente allineato
rispetto al sedile e alla pedaliera, sebbene la Yaris denoti un’impostazione
da city car a causa del piano di seduta rialzato e ai sedili poco contenitivi.
Questi ultimi, adattabili su tutte
e due le vetture longitudinalmente, in altezza e inclinazione (ma privi
della regolazione lombare), sono generosamente profilati sulla 207, nel
cui abitacolo si notano inoltre finiture maggiormente curate, rivestimenti
in tessuto più piacevoli al tatto e si respira un’aria racing grazie alla
plancia con finitura satinata, al cruscotto d’estrazione motociclistica
caratterizzato dalla cromatura delle cornici degli strumenti analogici,
al rivestimento in pelle del volante (presente, in realtà, anche sulla
Toyota) e, soprattutto, alla profilatura in finto alluminio della consolle
e delle bocchette d’aerazione (che però si riflette prepotentemente sul
parabrezza).
Entrambe crescono rispetto alle progenitrici,
ovvero la 206 e la Yaris I, seguendo la tendenza del mercato che vuole
auto dalle dimensioni sempre maggiori, anche se la Yaris II resta la
più corta della categoria dopo la Nissan Micra (373 cm), con i suoi 375
cm di lunghezza contro i 403 della 207 (valore identico a quello della
Fiat Grande Punto) e i 399 della Renault Clio III.
Misure
che, inevitabilmente, condizionano le linee delle vetture, con la francese
più filante e aggressiva grazie al frontale Sport caratterizzato dal
contorno
dei fari fendinebbia cromato e dalla griglia della presa d’aria in finto
alluminio, e la nipponica più compatta, simile a una piccola monovolume
e dotata di un maggiore sviluppo in altezza (153 cm contro 147,2), che
si ripercuote positivamente sull’abitabilità posteriore. Seduti al
posto
di guida d’entrambe è facile trovare una posizione soddisfacente,
dal
momento che il volante (troppo orizzontale sulla giapponese), regolabile
sia in profondità sia altezza, risulta correttamente allineato
rispetto
al sedile e alla pedaliera, sebbene la Yaris denoti un’impostazione da
city car a causa del piano di seduta rialzato e ai sedili poco contenitivi.
Questi
ultimi, adattabili su tutte e due le vetture longitudinalmente, in altezza
e inclinazione (ma privi della regolazione lombare), sono generosamente
profilati sulla 207, nel cui abitacolo si notano inoltre finiture maggiormente
curate, rivestimenti in tessuto più piacevoli al tatto e si respira
un’aria
racing grazie alla plancia con finitura satinata, al cruscotto
d’estrazione
motociclistica caratterizzato dalla cromatura delle cornici degli strumenti
analogici, al rivestimento in pelle del volante (presente, in realtà,
anche
sulla Toyota) e, soprattutto, alla profilatura in finto alluminio della
consolle e delle bocchette d’aerazione (che però si riflette
prepotentemente
sul parabrezza).
Tecnica
Tecnicamente, i punti di contatto
più rilevanti tra le due vetture consistono nello schematismo delle sospensioni,
dal momento che entrambe adottano all’avantreno montanti McPherson (pseudo
McPherson per la 207) e al retrotreno un sistema a traversa deformabile,
nell’irrigidimento della scocca e del pianale rispetto ai modelli precedenti
(rispettivamente la 206 e la Yaris I), con la nipponica garante addirittura
di un miglioramento del 50% nella resistenza torsionale, e nella preferenza
accordata, per quanto riguarda la trasmissione, al cambio manuale a 5 rapporti.
La francese adotta inoltre uno
sterzo a servoassistenza elettrica variabile, dal funzionamento inappuntabile,
in grado di agire indipendentemente dal regime di rotazione del motore
e di adattarsi alla velocità del veicolo, mentre la Yaris punta sul sistema
EMPS (identico a quello della Avensis), anch’esso a servoassistenza elettrica.
Diverse invece le motorizzazioni a gasolio, entrambe prive del filtro
antiparticolato,
con la 207 che punta sul collaudato 1.6 a 16V turbocompresso, in grado
di erogare 96,1 Cv a 3.820 giri/min e 24 kgm di coppia a 1.980 giri (valori
ampiamente superiori ai 90 Cv e 21,9 kgm dichiarati) e la Toyota che invece
utilizza una versione aggiornata e vitaminizzata del noto 1.4 D-4D a 8
valvole da 75 Cv, ora dotato di turbocompressore a geometria variabile
e in grado di fornire 95,3 Cv a 3.860 giri e 19,9 kgm di coppia a 2.710
giri (anche in questo caso valori migliori del dichiarato, ovvero 90 Cv
e 19,4 kgm).
Al di là della cilindrata e della
distribuzione differenti (1.560 cc e 16V per la 207, 1.364 cc e 8V per
la Yaris), i propulsori di entrambe le vetture presentano una struttura
monoblocco in alluminio con alimentazione common rail e iniettori a 6 fori
di ridotto diametro, in grado di raggiungere una pressione massima di 1.600
bar. L’impianto frenante della 207 in allestimento XSI presenta all’avantreno
dischi autoventilanti da 283 mm di diametro e al retrotreno dischi pieni
da 249 mm, mentre la Yaris, che adotta la stessa combinazione, prevede
i dischi posteriori come optional (a 750 euro) disponibile unicamente in
abbinamento al controllo della stabilità e della trazione. Proprio questi
ultimi dispositivi di sicurezza sono previsti senza sovrapprezzo sulla
207 in allestimento XSI, mentre restano facoltativi per la Yaris; sono
invece di serie per entrambe l’Abs, la ripartizione e l’assistenza elettronica
alla frenata. Per quanto riguarda la sicurezza passiva, sia la 207 sia
la Yaris dispongono di 8 air bag (frontali, laterali, e a tendina anteriori
e posteriori), con, in più per la Toyota, un cuscino di assorbimento degli
urti integrato nel rivestimento delle portiere e l’air bag per le ginocchia
del guidatore, novità nel segmento delle compatte. Ultima differenza tecnica
tra le due vetture, la francese adotta di serie cerchi in lega da 16”
con pneumatici 195/55, mentre la Yaris propone ruote in lega da 15” con
coperture 185/60 (optional incluso nel Luxury Pack).
Su strada
Anime diverse per i propulsori
delle protagoniste di questo confronto, anche se i tempi in accelerazione
e ripresa risultano molto simili: il 1.6 della 207 offre infatti il meglio
di sé ai bassi regimi, ovvero tra i 1.700 giri/min e i 3.800, soglia oltre
la quale la spinta va scemando rendendo inutile spingersi all’inizio della
zona rossa del contagiri (4.800 giri), mentre il 1.4 della Yaris è poco
corposo ai bassi e inizia a spingere con vigore solo da 2.300 giri, superati
i quali allunga con decisione sino a 4.200. Oltre diventa però difficile
andare, nonostante, come per la concorrente francese, la zona rossa sia
posta ben più in alto (5.000 giri).
Tradotto in pratica, la 207 diverte
sul misto e in montagna, dove è facile uscire rapidamente dalle curve sfruttando
i 24 kgm di coppia erogati dal propulsore, mentre la Yaris, nelle stesse
condizioni, impone di scalare marcia e lavorare di frizione per guadagnare
giri. Situazione inversa lungo i percorsi più filanti, con la francese
che soffre per il limitato allungo e la giapponese che sfoggia progressioni
degne di un motore a benzina, sebbene accompagnate da consumi ridotti (21,9
km/l nel ciclo extraurbano). Da questo punto di vista non è da meno la
207, che con un litro di gasolio percorre 20,9 km e paga dazio rispetto
alla Yaris solo in autostrada, dove non va oltre i 13,4 km/l contro i 15,1
della rivale.