Mercedes Classe E 270 CDI Elegance - Confort tecnologico
Introduzione
Innovazionia e profusione e una linea ancora più fluida ed elegante sono
gli ingredienti della nuova Classe E; il cinque cilindri turbodiesel 2.7
da 177 Cv stupisce per prestazioni e consumi
La Classe E è indubbiamente il perno delle strategie commerciali, industriali e d' immagine della Mercedes. Lo si percepisce chiarmente dalla cura con cui gli ingegneri della Casa sono intervenuti in ogni settore della nuova berlina: dalla linea agli interni, dall' elettronica ai motori.
Piccoli e grandi interventi che negli anni hanno trasformato la E da tranquilla auto da lavoro in una scattante e prestigiosa ammiraglia. Il 5 cilindri in linea affida ora l' iniezione diretta di gasolio a un sistema common rail della seconda generazione con pressioni che raggiungono i 1.600 bar e la doppia iniezione (con augelli a 7 fori) ancora più efficiente nelle prestazioni: 7 Cv in più, per una potenza massima che ha raggiunto i 177 Cv (con 40,7 kgm di coppia a 1.800 giri/min.) e un consumo medio ridotto di mezzo litro di carburante ogni 100 km.
Innovazionia e profusione e una linea ancora più fluida ed elegante sono gli ingredienti della nuova Classe E; il cinque cilindri turbodiesel 2.7 da 177 Cv stupisce per prestazioni e consumi
La Classe E è indubbiamente il perno delle strategie commerciali, industriali e d' immagine della Mercedes. Lo si percepisce chiarmente dalla cura con cui gli ingegneri della Casa sono intervenuti in ogni settore della nuova berlina: dalla linea agli interni, dall' elettronica ai motori.
Piccoli e grandi interventi che negli anni hanno trasformato la E da tranquilla auto da lavoro in una scattante e prestigiosa ammiraglia. Il 5 cilindri in linea affida ora l' iniezione diretta di gasolio a un sistema common rail della seconda generazione con pressioni che raggiungono i 1.600 bar e la doppia iniezione (con augelli a 7 fori) ancora più efficiente nelle prestazioni: 7 Cv in più, per una potenza massima che ha raggiunto i 177 Cv (con 40,7 kgm di coppia a 1.800 giri/min.) e un consumo medio ridotto di mezzo litro di carburante ogni 100 km.
Gli interni
Come per l' esterno anche all'interno
si percepisce la ricerca della perfezione nei materiali, del
loro
assemblaggio e la praticità dei
numerosi comandi disponibili.
Il cruscotto bicolore ha un andamento lineare che
prosegue
lungo le portiere anteriori. Il gradevole materiale plastico è
interrotto
da un listello di radica di noce, profilato di alluminio
(per l'Elegance), che corre longitudinalmente.
Al
di sopra di questa linea si trova il piccolo cruscotto composto
da tre strumenti analogici con all'interno del contachilometri il
display multifunzione digitale.
I sedili anteriori sono rigidi
ma ben sagomati e comodi per qualsiasi taglia. Le molte
regolazioni sia elettriche, sia manuali, sono poco intuitive
e un po' scomode da raggiungere quelle a lato della seduta perché
lo spazio per inserire la mano sinistra tra il sedile e la portiera è
ridotto.
Lo spazio posteriore è generoso in lunghezza, grazie anche
allo schienale dei sedili anteriori a
"cucchiaio",
e più che sufficiente in larghezza. Peccato che l' eventuale quinto
passeggero, che si siede al centro, debba fare i conti con uno schienale
troppo duro a causa della presenza del bracciolo che, anche
richiuso, fa sentire la propria presenza.
Le immagini |
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Come per l' esterno anche all'interno si percepisce la ricerca della perfezione nei materiali, del loro assemblaggio e la praticità dei numerosi comandi disponibili. Il cruscotto bicolore ha un andamento lineare che prosegue lungo le portiere anteriori. Il gradevole materiale plastico è interrotto da un listello di radica di noce, profilato di alluminio (per l'Elegance), che corre longitudinalmente.
Al di sopra di questa linea si trova il piccolo cruscotto composto da tre strumenti analogici con all'interno del contachilometri il display multifunzione digitale.
I sedili anteriori sono rigidi ma ben sagomati e comodi per qualsiasi taglia. Le molte regolazioni sia elettriche, sia manuali, sono poco intuitive e un po' scomode da raggiungere quelle a lato della seduta perché lo spazio per inserire la mano sinistra tra il sedile e la portiera è ridotto. Lo spazio posteriore è generoso in lunghezza, grazie anche allo schienale dei sedili anteriori a "cucchiaio", e più che sufficiente in larghezza. Peccato che l' eventuale quinto passeggero, che si siede al centro, debba fare i conti con uno schienale troppo duro a causa della presenza del bracciolo che, anche richiuso, fa sentire la propria presenza.
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La linea
Se i quattro fari sono ormai il
biglietto da visita di tutte le recenti
Mercedes, il lavoro
si è concentrato in ogni raccordo tra
le superfici
che ha permesso di raggiungere un gradevole risultato estetico.
Rispetto
alla precedente Classe E, nata nel 1995, la nuova è solo
leggermente più larga e più alta, mentre sono cambiati
gli
equilibri dei tre volumi. Il frontale è più
lungo,
imponente.
L' abitacolo è leggermente arretrato
con il parabrezza decisamente più inclinato. Anche
il
passo è aumentato solo di 21 mm, ma è
lo sbalzo
posteriore ridotto, e meglio inserito con la linea del montante a rendere
le forme della "berlinona" (4,82 metri) più fluide
e dinamiche. Frontalmente, dalla forma arrotondata dei
fari partono le linee curve che si estendono sul cofano
e sulla fiancata fino al baule. I paraurti e le maniglie,
in tinta con la carrozzeria, hanno inserti cromati, mentre il montante
centrale tra le due porte è in nero opaco.
Le immagini |
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Se i quattro fari sono ormai il biglietto da visita di tutte le recenti Mercedes, il lavoro si è concentrato in ogni raccordo tra le superfici che ha permesso di raggiungere un gradevole risultato estetico.
Rispetto alla precedente Classe E, nata nel 1995, la nuova è solo leggermente più larga e più alta, mentre sono cambiati gli equilibri dei tre volumi. Il frontale è più lungo, imponente.
L' abitacolo è leggermente arretrato con il parabrezza decisamente più inclinato. Anche il passo è aumentato solo di 21 mm, ma è lo sbalzo posteriore ridotto, e meglio inserito con la linea del montante a rendere le forme della "berlinona" (4,82 metri) più fluide e dinamiche. Frontalmente, dalla forma arrotondata dei fari partono le linee curve che si estendono sul cofano e sulla fiancata fino al baule. I paraurti e le maniglie, in tinta con la carrozzeria, hanno inserti cromati, mentre il montante centrale tra le due porte è in nero opaco.
Le immagini |
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Su strada
In attesa dell'arrivo dei prossimi motori
a iniezione diretta di benzina, che a detta di alcuni dovrebbero
mettere
in difficoltà anche i motori a gasolio, questi
turbodiesel continuano
a sorprendere. Aumenta la potenza, migliora
la coppia
e con il cambio automatico (optional 1.872 euro) perfetto le
prestazioni fanno veramente rabbrividire.
La
velocità massima sfiora i 230 km/h ma è
l'accelerazione
da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi e la ripresa
a spiazzare la maggior parte delle auto a benzina,
anche sportive. I quasi 5 metri della berlina sembrano scomparire
appena si raggiungono strade ricche di curve.
L'
esemplare della prova pur non disponendo delle sospensioni ad assetto
variabile (Airmatic Dual Control, che regolano molleggio e sospensioni
a seconda della situazione di marcia) ha sempre mostrato un ottimo
compromesso
tra comodità e precisione di risposta. Qualche difetto? A
noi non è piaciuto molto il servosterzo alle basse
velocità,
con un indurimento che richiede una certa attenzione specialmente
nel riaccompagnare il volante a fine curva e una risposta un po' secca
delle sospensioni sullo sconnesso, specialmente in estensione.
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In attesa dell'arrivo dei prossimi motori a iniezione diretta di benzina, che a detta di alcuni dovrebbero mettere in difficoltà anche i motori a gasolio, questi turbodiesel continuano a sorprendere. Aumenta la potenza, migliora la coppia e con il cambio automatico (optional 1.872 euro) perfetto le prestazioni fanno veramente rabbrividire.
La velocità massima sfiora i 230 km/h ma è l'accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi e la ripresa a spiazzare la maggior parte delle auto a benzina, anche sportive. I quasi 5 metri della berlina sembrano scomparire appena si raggiungono strade ricche di curve.
L' esemplare della prova pur non disponendo delle sospensioni ad assetto variabile (Airmatic Dual Control, che regolano molleggio e sospensioni a seconda della situazione di marcia) ha sempre mostrato un ottimo compromesso tra comodità e precisione di risposta. Qualche difetto? A noi non è piaciuto molto il servosterzo alle basse velocità, con un indurimento che richiede una certa attenzione specialmente nel riaccompagnare il volante a fine curva e una risposta un po' secca delle sospensioni sullo sconnesso, specialmente in estensione.
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