Mitsubishi Colt 1.3 16V
Introduzione
Compatta,
ma con carattere. Questione di misure, innanzitutto:
la nuova
Colt è lunga 3 metri e 87 centimetri, proprio come una Fiat Punto 5
porte,
ma con un passo (2,50 metri) più da multispazio che da citycar e
un'altezza
(1,55 metri) quasi da monovolume. Quasi perché le mini
monovolume sono
ancora più alte: 1,66 metri la Fiat Idea o addirittura 1,72 la Toyota
Yaris
Verso.
Dalle monovolume, mini e non, la nuova
Mitsubishi riprende però lo stile, con il parabrezza
allineato
al cofano motore, la coda verticale per guadagnare spazio nell'abitacolo,
un grande portellone e ampie superfici vetrate. Parente stretta
della Smart forfour, di cui condivide sia il pianale sia i motori,
la Colt ha le carte in regola per proporsi come citycar trasversale: piccola,
ma non troppo, in abito monovolume e con uno sfruttamento degli spazi
interni molto razionale. La formula non è nuova, ma se non altro
è interpretata
da Mitsubishi con un minimo di personalità. A cominciare dal design,
non così banale da passare inosservato né talmente ricercato
da essere
ignorato.
La
Colt prova a piacere anche a bordo, dove oltre allo spazio si nota un
po' di fantasia, vedi la plastica azzurrina traslucida che fa da cornice
ai comandi della radio, del clima e alla curiosa colonna verticale alla
base della consolle centrale. Piaccia o no, almeno è qualcosa di diverso.
Su strada, poi, la Colt non è male e con un motore come il 1.3
da 95 Cv a benzina da noi provato può offrire, specie in
città, il
giusto brio anche se i consumi non sono sempre contenuti.
Prezzo Mitsubishi Colt 1.3 16V Invite:
14.000
euro.
Prezzo vettura provata: 14.875
euro (Pack fun - fendinebbia,
cerchi in lega da 15" e comandi audio al volante -, vernice
metallizzata).
Com'è fatta
È parente stretta della forfour, ma
non si vede e già questa è una nota di merito. Look da
monovolume compatta,
ma non mancano, comunque, i dettagli ricercati, vedi i fari
anteriori
allungati e i gruppi ottici di coda integrati nei montanti, o ancora la
linea dei cristalli laterali che sale nella parte posteriore. Non meno
originale è l'abitacolo, che si segnala per la plastica
azzurra
realizzata in materiale traslucido e retroilluminato, visibile quindi
anche al buio, che fa da cornice ai comandi di radio e climatizzatore e
riveste il montante inferiore della consolle centrale che collega la plancia
al tunnel della trasmissione.
Da
brava multispazio, la Colt non trascura la funzionalità. Ci sono
tanti
piccoli spazi dove riporre gli oggetti di tutti i giorni, a cominciare
dal vano portaoggetti refrigerato di fronte al passeggero anteriore,
dove può trovare posto una bottiglia da 1,5 litri. Si prosegue con
due portalattine, uno dei quali corredato di posacenere rimuovibile, ricavati
nella consolle centrale più un terzo per i passeggeri dietro e un
utile
cassettino è ricavato sotto il sedile del passeggero.
Quattro cilindri con doppio albero a camme
in testa e quattro valvole per cilindro, il 1.3 a benzina della
Colt ha in dotazione il sistema di alzata e fasatura variabile
elettronica delle valvole Mivec (Mitsubishi Innovative Valve timing
and lif Electronic Control system). La potenza massima dichiarata è di
95 Cv (70 kW) a 6.000 giri, con 12,7 kgm di coppia erogati
a 4.000 giri.
I
sedili posteriori, divisibili nella classica proporzione 60/40, possono
scorrere, singolarmente, per 15 cm per modulare lo spazio tra passeggeri
e bagagliaio. Quest'ultimo, con cinque passeggeri a bordo e il divano
tutto arretrato, può caricare 220 litri, che diventano 315 litri
sacrificando tutto lo spazio possibile ai passeggeri posteriori, mentre
rimuovendo i sedili posteriori si hanno 645 litri.
Su strada
Pur avendo una carrozzeria monovolume,
la Colt si guida come la più classica delle berline.
L'assetto
si dimostra morbido ma sempre controllato, con un rollio mai
fastidioso
che consegna al guidatore un comportamento sicuro e equilibrato, sempre
prevedibile. Poi, magari, si potrà disquisire sul valore delle
prestazioni
o su consumi non sempre contenuti, ma nel complesso,
su strada,
la Colt si rivela all'altezza di quel che ci aspetta da una piccola
vettura multifunzione, votata all’utilizzo cittadino, ma non solo.
Regolare
e progressivo nell'erogazione, il 1.3 plurivalvole rimane tranquillo
sotto i 2.500 giri, poi diventa piuttosto reattivo: ne escono
tempi di accelerazione di tutto rispetto, con 10,48" nello 0-100
rilevati dal nostro Centro prove, a fronte di 11,1" dichiarati
dalla Casa. Anche la velocità massima raggiunta dal nostro Centro prove,
178 km/h in quinta, è molto vicina al dichiarato: 180 km/h.
Inevitabile
per districarsi con il giusto brio nel traffico, il frequente uso del
cambio, ben manovrabile e preciso. Stupisce di più, ma è il
prezzo
sia per la cavalleria sia per l'altezza, che i consumi, anche con i rapporti
lunghi, siano piuttosto elevati. Sicché, specie in città, la
Colt 1.3
non arriva a 10 km/l, troppo poco. Anche i 12,9 km/l in autostrada,
non sono il massimo, mentre va meglio fuori città, dove la Colt spunta
un buon 16,9 km/l. Non è rumorosa la Colt, ma neanche
silenziosissimo.
Peccato, perché il confort è una delle sue qualità
migliori.
Abbastanza morbida di assetto, ma
tutt'altro che fastidiosa, la Colt offre subito confidenza al guidatore.
In velocità, la taratura delle sospensioni lascia un certo margine al
coricamento
laterale senza che, tuttavia, questo comporti eccessivi trasferimenti di
carico in condizioni critiche.
Capitolo sterzo: il servo elettrico
appare ben calibrato e in marcia si mostra sufficientemente fedele,
con l'unico handicap, comune a tante assistenze di tipo elettrico,
di una poco rassicurante (perlomeno nelle primissime prese di contatto)
carenza di ritorno del comando dai piccoli angoli, a seguito di
lievi correzioni di linea. Nella norma i freni.