a cura di Redazione Automobilismo - 20 March 2018

Corbellati Missile: 1.800 CV per superare i 500 km/h

L'hypercar biposto italiana punta a entrare nella storia asfaltando qualsiasi precedente record.

Alla kermesse svizzera abbiamo assistito alla nascita di una nuova super creatura divora record. Si tratta del nuovo missile terra-aria progettato e sviluppato dalla Corbellati, un'azienda di gioiellieri italiani, da poco entrata nel mondo automotive, che punta a dare vita all'auto più veloce al mondo. Nome in codice Corbellati Missile, nessun altro nome poteva essere più azzeccato e rievocativo, la nuova biposto italiana è stata progettata interamente dai due giovani rampolli della famiglia Corbellati e verrà assemblata a mano per ottenere la stessa qualità certosina che di solito si ritrova nella gioielleria.

Questione di leggerezza

Fin dal primo sguardo non si può non pensare alle sportive biposto del passato. Il suo stile retrò, la silhouette allungata e sinuosa e le linee morbide e aerodinamiche riportano la nostra mente indietro di parecchi anni. Sotto pelle però è tutt'altro che "antiquata", a farne da padrone è il carbonio, utilizzato tanto per il telaio quanto per la carrozzeria, a cui si affianca l'alluminio per i supporti motore e le sospensioni. Sospensioni che non potevano non essere a doppi quadrilateri sovrapposti con ammortizzatori pneumatici ad aria controllati elettronicamente per garantire un assetto autolivellante che non influisca sull'aerodinamica.

Numeri da capogiro

A spingere l'hypercar italiana ci penserà un mastodontico motore prodotto dalla Mercury. Il V8 biturbo da ben 9.0 litri, posizionato subito dietro i sedili, sarà in grado di sprigionare la vertiginosa potenza di 1.800 CV a 5.000 rpm e la spaventosa coppia di 2350 Nm già da 1.750 rpm. Tale surplus di prestazioni sarà scaricata a terra grazie al cambio manuale a 6 rapporti e alla semplice trazione posteriore corredata però di differenziale autobloccante. Un motore esagerato penserete voi ma la Corbellati Missile ha l'obiettivo di superare la soglia dei 500 km/h!

Fende l'aria

Naturalmente un obiettivo simile non può essere raggiunto puntando unicamente sulla forza bruta 8 i cavalli motore) ma ogni aspetto va curato con cura fin nei minimi dettagli. Proprio per questo l'hypercar italiana fatta a mano ha saputo non solo contenere il più possibile il peso totale grazie all'utilizzo del carbonio, facendo fermare l'ago della bilancia a soli 1.500 kg, ma è stata in grado anche di realizzare un profilo aerodinamico attivo e dinamico che fosse in grado di ridurre al minimo le resistenze aerodinamiche. L'ampio spoiler anteriore, il fondo piatto e l'estrattore posteriore concorrono al giusto mix tra carico aerodinamico e resistenza all'avanzamento.

Morde l'asfalto

Infine, con l'obiettivo di raggiungere prestazioni simili, anche l'impianto frenante non poteva essere da meno. Le pinze monoblocco a sei pistoncini stringeranno la presa su quattro giganteschi dischi carboceramici da 396x36 mm e l'assetto pneumatico saprà adattare l'altezza da terra in base all'utilizzo tra 7 e 20 cm. Concludiamo dicendo che purtroppo questo cacciabombardiere non è ancora in vendita!

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