a cura di Redazione Automobilismo - 21 November 2017

Suzuki, debutta la gamma ibrida a Gpl

Prima assoluta per la Casa nipponica che abbina la tecnologia mild hybrid, l’alimentazione bifuel a Gpl e, limitatamente a Ignis e Swift, anche la trazione integrale.

Garanzia immutata

Tecnologia micro ibrida

Cuore della novità sono la trasformazione a gas da parte della BRC e il noto 4 cilindri in linea 1.2 16V a benzina da 90 Cv e 120 Nm a due iniettori per cilindro, disponibile anche nella variante micro ibrida denominata Smart SHVS. Una soluzione che consente di abbinare la riduzione dei consumi e l’omologazione quale vettura ibrida a una semplicità meccanica superiore a un sistema ibrido vero e proprio. Tale tecnologia si affida infatti a un alternatore reversibile a tripla funzione: generatore durante la marcia, sgravando così l’unità termica di parte del fabbisogno d’energia della vettura, motorino d’avviamento dopo la sosta e sistema di recupero nelle fasi non di carico del propulsore, alimentando sia la batteria tradizionale sia la cella specifica agli ioni di litio, dal peso di 6,2 kg, collocata sotto il sedile anteriore per non intaccare lo spazio in abitacolo o la capacità del bagagliaio. In sostanza, pur non fornendo trazione alle ruote, il sistema “aiuta” il motore a benzina.

Gpl anche per la Vitara 1.6

L’impianto bifuel a Gpl della BRC, installato presso la rete di concessionari ufficiali Suzuki, è disponibile sull’intera gamma della nuova Swift 1.2, anche non ibrida, a un prezzo di 1.700 euro, identico a quanto previsto per la Suv Vitara 1.6, l’inossidabile Jimny e la Ignis 1.2. Nel caso di Celerio e Baleno 1.2, il medesimo impianto bifuel comporta una spesa di 1.600 euro. Limitatamente alla Ignis e alla Swift è inoltre possibile un’ulteriore opzione combinando il Gpl, l’ibrido e la trazione integrale. Il massimo della flessibilità.

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