a cura di Redazione Automobilismo - 22 July 2017

Opel Insignia GSi: downsizing sportivo

Torna la sigla GSi, storicamente legata al marchio Opel. La versione high performance della berlina tedesca adotta un 2.0 turbo benzina da 260 Cv anziché il V6 2.8 da 325 Cv della “vecchia” Opc.

33 anni di GSi

Da Opc a GSi. Da 6 a 4 cilindri

È nata al Nürburgring

Sviluppata al Nürburgring, la Insignia GSi può contare sull’impianto frenante Brembo, sull’assetto ribassato di 10 mm rispetto alle “sorelle” meno performanti e sulla tecnologia FlexRide che consente di adattare a uno dei programmi di marcia selezionati (tra i quali debutta il setup Competition), la taratura degli ammortizzatori a gestione elettronica, la servoassistenza dello sterzo, la logica di gestione del cambio automatico e la reattività del propulsore. La dotazione di serie include i cerchi in lega da 20 pollici calzanti pneumatici Michelin Pilot Sport 4S, mentre il sistema 4WD si avvale della funzione Torque Vectoring. L’assale posteriore del tipo multilink a cinque bracci, infatti, non è corredato di un comune differenziale, bensì di una frizione a comando elettronico in corrispondenza di ciascuna ruota, così da rendere disponibile la ripartizione della coppia anche tra le ruote del medesimo asse.

Più leggera della Opc

160 kg più leggera della vecchia Opc, l’Insignia GSi si avvale di un’aerodinamica ottimizzata in funzione delle elevate performance. Debuttano così un paraurti anteriore specifico e un piccolo alettone al retrotreno, incaricati di rafforzare i valori di deportanza. Meno rilevanti le modifiche in abitacolo. Al volante e alla pedaliera specifici si accompagnano i nuovi sedili sportivi rivestiti in pelle.

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