Gabriele Canali - 14 August 2015

Bmw 420d Xdrive Gran Coupé, la nostra prova

Per agilità e prestazioni, la nuova Gran Coupé riesce a coinvolgere nella guida quanto una coupé sportiva. Il td 2.0 da 184 Cv brilla per fluidità e prontezza di risposta, mantenendo bassi i consumi Prezzo elevato, soprattutto attingendo dalla lista di optional....

LOOK

Più fruibile della Coupé da cui deriva, la nuova 4 Gran Coupé aggiunge la praticità tipica delle berline con il portellone riuscendo a conservare forme slanciate e l’immagine dinamica e molto elegante del modello di origine. Stile e funzionalità, quindi, non fanno difetto alla 4 Gran Coupé, ma altrettanto si può dire delle qualità dinamiche della vettura. Come abbiamo potuto verificare nella prova della 420d xDrive, equipaggiata con il turbodiesel quattro cilindri 2 litri nella variante più potente (da 184 Cv, contro i 143 Cv del td 2.0 in dotazione alla 418d) accoppiato alla trazione integrale permanente xDrive e alla trasmissione automatica a 8 rapporti completa di levette di comando replicate al volante e disponibile con un sovrapprezzo di 2.530 euro.

Un common rail, il 2,0 litri del modello provato, in grado di sostenere al meglio gli elevati ritmi di marcia di cui la Gran Coupé si rivela capace. Confort, sicurezza, comportamento intuitivo e facile da assimilare sono le caratteristiche che colpiscono maggiormente alla guida della Gran Coupé, una berlina sportiva che si rivela comunque agile nonostante il peso di oltre 1.700 kg. Note positive sul fronte dei consumi, come dimostrato da oltre 15 km/litro di media che, a velocità stabilizzata, salgono a 16,6 km/litro. Elevato, invece, il prezzo, soprattutto se si attinge dalla lunghissima lista degli accessori a pagamento disponibili.

COME È FATTA
Della Coupé, la Gran Coupé riprende al millimetro le misure di lunghezza, larghezza e passo. Cambia solo l’altezza, incrementata di 12 mm, per effetto del nuovo disegno del tetto, che scende dolcemente verso la coda. In comune anche l’elegante disegno del frontale, mentre posteriormente si accede al vano bagagli grazie un ampio portellone, equipaggiato di serie di apertura elettrica regolabile in altezza su cinque posizioni.

Rispetto alla Coupé, il bagagliaio offre una capacità di carico di 480 litri anziché 445 e incrementabili fino a 1.300 abbattendo lo schienale del divano, frazionato in tre parti. A bordo, come sulla Coupé, i sedili sportivi, insieme al volante a 3 razze dalla generosa imbottitura e alla pedaliera infulcrata verso il basso, ribadiscono la sportività della vettura, che può contare anche sui comandi del cambio replicati dietro le razze del volante, oltre alla leva sul tunnel che, per l’utilizzo manuale della trasmissione, prevede una logica ispirata al mondo delle corse: si tira in avanti per scalare e si spinge indietro per salire di rapporto.

L’omologazione della Gran Coupé è per cinque posti, ma posteriormente è preferibile viaggiare solo in due, perchè il posto centrale risulta po’ penalizzato a livello di spazio per le gambe. Rispetto alla Coupé il vantaggio è di fatto solo nell’accessibilità, che comunque rimane inferiore a quella di una qualunque Serie 3 berlina. Le porte posteriori della Gran Coupé, infatti, sono un po’ corte e caratterizzate da un angolo d’apertura che non risulta particolarmente elevato. Il tetto che declina rapidamente verso la coda, inoltre, costringe ad abbassare non di poco la testa quando si ha la necessità di entrare o uscire.

TECNICA

Sotto il cofano della 420d si trova il quattro cilindri turbodiesel di 2,0 litri da tempo in dotazione su gran parte dei modelli della gamma Bmw, in questo caso nella variante da 184 Cv di potenza massima e 380 Nm di coppia erogati da 1.750 a 2.750 giri. Di serie, il td da 184 Cv è accoppiato al cambio manuale a 6 marce, mentre la trasmissione automatica Steptronic a 8 rapporti in dotazione al modello provato è disponibile a richiesta: richiede un sovrapprezzo di 2.320 euro, cifra che sale a 2.530 euro aggiungendo le levette di comando replicate al volante.

Al pari della 4 Coupé, lo schema delle sospensioni, in gran parte realizzate in alluminio per ridurre le masse non sospese, è lo stesso della nuova Serie 3, ma con molle, ammortizzatori e cinematica degli assi modificati per rendere ancora più dinamica la sportiva di Monaco. Lo sterzo è dotato di servocomando elettromeccanico che modifica la taratura del servosterzo in funzione della velocità, mentre l’impianto frenante si avvale di dischi anteriori e posteriori autoventilanti.

La trazione è integrale di tipo permanente e richiede un sovrapprezzo di 2.600 euro rispetto ai modelli con le ruote motrici posteriori. Oltre ai tipici pregi della trazione integrale, come la trasmissione ottimale di potenza sulla strada, la migliore trazione e la massima sicurezza, il sistema di 4x4 Bmw xDrive riduce i tipici fenomeni di sovrasterzo e sottosterzo in curva, favorendo così l’agilità e la precisione, per esempio all’entrata di un tornante e nella fase di accelerazione all’uscita di curva. Il sistema di trazione integrale compensa senza problemi anche improvvisi cambi di carico, potenziando così sensibilmente le qualità dinamiche della nuova Serie 4 Gran Coupé. Molto completa la dotazione di sicurezza della vettura, comprensiva di air bag frontali, laterali e a tendina per i passeggeri anteriori e posteriori, controllo elettronico di stabilità e trazione e integrabile con utili sistemi elettronici come il cruise control con regolazione automatica della distanza e il dispositivo che segnala il cambio involontario di corsia.

SU STRADA

Non è difficile trovarsi a proprio agio al volante della Gran Coupé, una volta prese le misure con la posizione di guida ribassata, da coupé, ma senza esasperazioni e grazie anche alla trasmissione automatica a a 8 marce, prontezza di risposta e progressione non mancano mai e, a velocità stabilizzata, il td garantisce souplesse e silenziosità di marcia a piene mani. Su strada l’impostazione dell’assetto fa risaltare le notevoli qualità dell’autotelaio, preciso negli inserimenti come nell’appoggio in curva, equilibrato e sincero in tutte le circostanze, sino a rendere la guida più brillante e divertente di quanto non lascerebbe supporre la mole non trascurabile della vettura (1.725,5 kg).

Il motore td, per parte sua, vanta una buona distribuzione di coppia, tale da garantire una spinta sostanzialmente uniforme e corposa fin dai regimi più bassi e al tempo stesso si fa apprezzare per l’elasticità con cui asseconda la richiesta di variare la velocità, sia quando si viaggia a basse andature, sia quando si affonda con decisione sull’acceleratore. La risposta del common rail da 184 Cv è fatta di una progressione continua e costante, tale comunque da poter contare su una spinta capace di far cambiare ritmo con continuità oltre che con intensità. Un motore, a conti fatti, che si adatta perfettamente alle caratteristiche della vettura e a cui fa difetto solo una silenziosità che a freddo e ai regimi più bassi non è da primato, mentre ai regimi normali di utilizzo e a velocità stabilizzata il propulsore fa sentire la sua voce con discrezione.

Tornando al comportamento della vettura, il binomio fra il td la trasmissione automatica è garanzia di prestazioni sempre gratificanti, in linea con le aspettative e più che sufficienti per viaggiare con buon brio e con un ritmo piacevolmente sostenuto. Un comportamento quindi molto omogeneo, facile da assimilare e da gestire in tutte le condizioni, tanto più in quanto associato a uno sterzo che coniuga prontezza e sensibilità. Positive le note sull’efficacia dell’impianto frenante: il bilanciamento è convincente, anche nelle decelerazioni più decise, tanto più che l’impianto vanta una buona dose di potenza, capace di assicurare spazi di arresto contenuti. Note positive sul fronte dei consumi, in particolare in autostrada e nei tracciati extraurbani, dove il nostro Centro Prove ha rilevato percorrenze di 16,6 e 16,9 km/litro.

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