Fabio Suvero - 17 May 2015

2015 Porsche Macan Turbo, la nostra prova

Il motore V6 biturbo di 3,6 litri e 400 Cv rende la sport utility tedesca ancora più coinvolgente, con quella tendenza al sovrasterzo davvero unica. Anche cambio, sterzo e freni sono all’altezza della situazione....

INTRO

Turbo, la massima espressione di sportività della Macan, oggi come oggi la sport utility più coinvolgente del mercato. Il suo V6 di 3,6 litri e 400 cavalli spinge forte, questo era abbastanza prevedibile, ma una Suv così dinamica e propensa al sovrasterzo non ce la saremmo certo aspettata, così come mai e poi mai avremmo immaginato una vettura dal baricentro alto e dal peso di circa 2.000 kg a proprio agio sui tracciati misti. Per certi versi richiama la 911 nelle reazioni, ma offre un abitacolo accogliente, un bagagliaio da 500 litri e un confort di marcia sorprendente nonostante l’assetto poco incline al rollio e le ruote da 21 pollici offerte a richiesta.

 

 

TECNICA

INTERNI

I punti in comune con la 911 non riguardano solo la guida, perché muso, taglio del posteriore e numerosi altri dettagli estetici della Macan richiamano in modo abbastanza evidente la sportiva di casa Porsche. Idem per quanto riguarda l’abitacolo, che con le sport utility vere e proprie condivide solo la seduta rialzata. Il resto è più attinente con il mondo delle sportive, a partire dal volante a tre razze dal diametro molto ridotto, passando per la chiave posizionata nella parte sinistra della plancia come da tradizione Porsche, ma senza dimenticare i sedili avvolgenti e una posizione di guida ineccepibile dal punto di vista ergonomico.

ERGONOMIA
I comandi principali sono poi disposti in modo da risultare immediati da individuare anche durante la guida, mentre la consolle è circondata da un’infinità di pulsanti non altrettanto semplici da raggiungere, anche per quanto riguarda le regolazione dell’impianto di climatizzazione, naturalmente automatico e bizona. Più semplice invece utilizzare il monitor touch screen a colori situato al centro della plancia e integrato comunque da una serie di pulsanti tradizionali per accedere direttamente ai vari menù del sistema multimediale. Manca purtroppo un vano a giorno per accogliere gli oggetti di uso più frequente, mentre l’abitabilità non delude, se non per il fatto, peraltro comune a gran parte delle vetture di questo segmento, che chi occupa la parte centrale del divano debba far i conti con la sporgenza del tunnel della trasmissione.

 

BAGAGLIAIO
Di rilievo anche i 500 litri di capacità del vano bagagli, ben sfruttabile grazie alla forma regolare e dotato di un sottofondo a scomparti utile per riporre gli oggetti più piccoli. Buona la visibilità in ogni direzione, così come convincono le finiture e i materiali utilizzati nell’abitacolo. Immediato da consultare e funzionale infine il contagiri al centro del quadro strumenti, alla destra del quale si trova uno strumento multifunzione che, oltre a visualizzare pressione di sovralimentazione, temperatura di acqua e olio e pressione del lubrificante, può mostrare le indicazioni del navigatore satellitare, il cronometro, la pressione dei pneumatici e la ripartizione della coppia tra avantreno e retroreno.

SU STRADA

Sarà per la posizione di guida che sembra quella della 911, oppure per il quadro strumenti pressoché identico a quello della Porsche per antonomasia, fatto sta che, ad eccezione della maggior distanza tra fondoschiena e asfalto, il confronto tra Macan e 911 è tutt’altro che fuori luogo. Te la senti subito, è pronta nell’andare al punto di corda e lo sterzo ha pochissimi filtri, oltre a non essere leggero e inconsistente come nella maggior parte delle sport utility di ultima generazione. La Macan invita alla guida brillante perché dà tanta confidenza, le sue reazioni sono prevedibili e la tenuta di strada è elevatissima. Viene voglia di scoprire fino a che punto questa vettura possa arrivare, ma quando a metà curva si affonda il piede destro e si sente la coda scivolare progressivamente verso l’esterno si capisce quanto la Macan sia diversa dalle altre Suv.

TRAZIONE
Proprio come per la 911 Carrera 4, la ripartizione della coppia privilegia infatti il posteriore, che ha tanta aderenza, ma all’occorrenza si può far scivolare per chiudere la traiettoria, potendo poi contare sul pronto trasferimento di trazione all’avantreno a vantaggio della sicurezza e della trazione. Insomma, la Macan è veloce, precisa e sicura, ma può anche divertire alla guida, un aspetto inconsueto in un panorama di sport utility tanto comode e funzionali quanto spesso incapaci di coinvolgere i sensi. Merito soprattutto dell’assetto, ma anche di un cambio a doppia frizione che rappresenta il massimo della sportività quando viene utilizzato in manuale. In automatico è un po’ meno vellutato di una trasmissione con convertitore di coppia, ma soddisfa alla luce di quanto è veloce e efficace usando le levette dietro il volante oppure la classica leva sul tunnel.

 

FRENI
Anche i freni sono all’altezza della situazione, sia perché rallentano sempre a dovere la massa di circa 2.000 kg, sia per il comportamento del pedale che, pur necessitando di pressioni di una certa entità, non cede di un millimetro neanche nelle decelerazioni più forti. Poi viene il motore, che soddisfa totalmente dal punto di vista razionale, essendo tanto prodigo di coppia dai 2.000 giri in poi quanto rapido nell’ascesa verso la zona rossa del contagiri , ma sul fronte delle emozioni non stuzzica più di tanto, in particolare per una progressività e una linearità nell’erogazione fin troppo scontate. Non ci sono particolari picchi di coppia, ma le prestazioni rilevate collocano la Macan ai vertici della classe, basti pensare ai 4,49 secondi rilevati nello 0-100 k/h e soprattutto ai 23,5 secondi necessari per traguardare il km con partenza da fermo, quando la velocità raggiunge ben 220 km/h. Un uso accorto del pedale dell’acceleratore corrisponde a percorrenze accettabili, nell’ordine degli 8/9 km/l, ma farsi tentare dai 400 Cv del V6 biturbo è un attimo, così altrettanto rapidamente ci si ritrova con il serbatoio vuoto e con il computer di bordo che registra consumi spesso e volentieri intorno ai 20 litri/100 km.

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