Gabriele Canali - 09 April 2015

Nissan X-Trail 1.6 dci 130 2WD, la nostra prova

Del modello precedente è rimasto solo il nome: la nuova X-Trail è cambiata completamente fuori e dentro, diventando più moderna e fruibile. Soddisfacenti le prestazioni con il td di 1,6 litri abbinato alla trasmissione automatica....

INTRO

A dispetto del nome, che non ha cambiato, non è più la stessa. A cominciare dal design, che ha perso gli spigoli e le forme squadrate del passato, ora sostituiti da linee più tondeggianti ispirate allo stile di Qashqai. Somiglianza non casuale, perchè da Qashqai la nuova generazione di X-Trail ha ripreso anche la piattaforma e buona parte della meccanica, a beneficio di un comportamento dinamico che ora appaga e ripaga non solo sugli sterrati e nel fuoristrada, ma anche sui tracciati extraurbani e sulle percorrenze più o meno lunghe in autostrada.

Condizioni, queste ultime, dove X-Trail mette in mostra apprezzabili doti di confort, come abbiamo potuto verificare alla guida dell’inedita versione a trazione anteriore equipaggiata di trasmissione automatica Cvt a variazione continua, non prevista invece su X-Trail 4x4. Comune a tutte, invece, almeno per ora, è il motore: quattro cilindri, turbodiesel, di 1,6 litri e 131 Cv. Un propulsore che, per fluidità e elasticità, non fa rimpiangere unità di cubatura superiore: pur non rapidissimo a salire di giri, il td 1.6 risponde sempre con buona prontezza e con una spinta sufficientemente corposa. Quanto basta per garantire prestazioni convincenti senza mortificare i consumi.

PASSO MAGGIORE
Lunga 4,64 metri, 1,7 cm più della precedente e 27 cm in rispetto all’attuale Qashqai, X-Trail è cresciuta di 7,6 cm nel passo, che ora misura 2,71 metri, a tutto vantaggio dell’abitabilità, tanto è vero che ora è prevista, a richiesta, anche una versione a 7 posti che di fatto ha sostituito la Qashqai +2. Il nuovo modello è stato inoltre allargato di 30 mm e ribassato di 5 mm, mentre l’altezza da terra si mantiene a 210 mm. Completamente rivoluzionato lo stile, ripreso dalla Qashqai e che ha nel frontale l’elemento stilistico più caratterizzante, con un ampio motivo a V sulla mascherina e gruppi ottici che si assottigliano verso le fiancate. I passaruota sono pronunciati, mentre i cerchi in lega da 19” sono inclusi nella dotazione di serie dell’allestimento Tekna, il più ricco, dell’esemplare provato.

TECNICA

INTERNI

A bordo lo spazio non manca neppure sul divano (che è anche scorrevole), grazie alla notevole altezza del tetto e a richiesta sono disponibili anche due ulteriori posti a scomparsa nel baule. La plancia, di aspetto gradevole e moderno, riprende il disegno introdotto su Qashqai, con il cruscotto corredato di un display da 5” per consultare le informazioni del computer di bordo e la consolle equipaggiata di schermo a colori touch screen da 7” del sistema multimediale Nissan Connect.

Sullo stesso monitor è possibile visualizzare sia le informazioni del navigatore satellitare di serie sia le immagini delle telecamere che tengono sotto controllo l’area attorno alla vettura e che segnalano, anche in movimento, con messaggi acustici l’eventuale presenza di ostacoli nascosti. Buona l’accessibilità al divano posteriore grazie all'ampia apertura delle due portiere e non manca lo spazio sia in altezza, sia a livello gambe; due passeggeri viaggiano sempre comodamente. 

 

Interessante anche lla capacità di carico del vano bagagli: si parte da un volume utile di 550 litri, che può aumentare in base alle necessità e fino a un massimo di 1.700 litri grazie ai sedili posteriori con suddivisione 40-20-40 scorrevoli in avanti fino a 20 cm e dotati di schienali abbattibili singolarmente. Se poi si reclina anche quello del passeggero anteriore, c’è spazio per oggetti lunghi fino a 2,6 metri. Ad agevolare le operazioni di carico concorre il portellone ad azionamento elettrico.

SU STRADA

Piuttosto morbida di assetto, anche se non esageratamente soffice, la X-Trail offre subito confidenza, facendo intuire sin dai primi chilometri un comportamento stradale piacevolmente composto. Forzando il ritmo, la taratura delle sospensioni lascia un certo margine al coricamento laterale senza che, tuttavia, questa caratteristica comporti eccessivi trasferimenti di carico in condizioni critiche, situazioni in cui accompagnare la vettura sulla traiettoria voluta rimane sempre molto facile e intuitivo. Il suo quattro cilindri common rail è potente, ma soprattutto ben sfruttabile: il suo meglio lo dà ai medi regimi, che sono poi quelli di impiego più ricorrente per un motore diesel montato su una vettura di questa tipologia.

CAMBIO
Sensazione rafforzata dal funzionamento della trasmissione automatica, fluida e dolce negli innesti, oltre che discretamente rapida anche in caso di kickdown. Chi pensa che il 1.6 da 131 Cv sia sottodimensionato rispetto alla mole della vettura può sicuramente tranquillizzarsi, dal momento che è comunque un propulsore dotato di una vigorosa coppia fin dai bassi regimi. Quanto alle prestazioni, la X-Trail non delude affatto, tanto in velocità massima, dove i 186,2 km/h rivelati superano di gran lunga il dato dichiarato (180 km/h), quanto in accelerazione, dove X-Trail ha staccato nello 0-100 km/h un tempo (11,44”) sostanzialmente allineato alle promesse (11,4”). Prestazioni soddisfacenti, pur tenendo conto che l’impostazione della vettura, con baricentro alto e sospensioni ad ampia escursione, provoca un inevitabile rollio, soprattutto sui percorsi ricchi di curve.

SICUREZZA
La sicurezza di marcia è sempre comunque elevata, dal momento che l’assetto equilibrato e la presenza dei controlli elettronici impediscono di fatto l’emergere disituazioni critiche. Il comando dei freni permette di dosare con precisione la decelerazione e acquista la dovuta consistenza man mano che si va a fondo, mentre lo sterzo, mette da parte prontezza e progressività in favore di una risposta adatta ad accompagnare al meglio la guida di tutti i giorni e ad assecondare bene la dinamica di marcia di una vettura che, pur senza avere particolari ambizioni di sportività, si rivela sempre facile da assimilare e da gestire.

Convincente il lavoro delle sospensioni: non si irrigidiscono più di tanto sulle sconnessioni e assorbono a dovere anche i fondi più accidentati. Nel complesso, ne esce un comportamento su strada gradevole, a beneficio di un confort a tutto campo, che in definitiva è l’ideale per una vettura votata principalmente al viaggio. Soddisfacenti in consumi: sia in città, dove la media sfiora i 12 chilometri con un litro, sia in autostrada e a velocità stabilizzata, dove la percorrenza si avvicina a 16 chilometri con un litro di gasolio.

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