Dario Chiozzotto - 16 December 2014

BMW X5 M50 D, la nostra prova

Terza generazione, tri -turbo e trecentosettantanove cavalli al banco. In 5ā€14 si toccano i 100 km/h, in 10ā€69 si raggiungono i 150 km/h e lā€™ M50 d non accenna a rallentare....

INTRO

E’ una sport utility, eppure, in accelerazione è capace di lasciarsi alle spalle blasonate coupé sportive come, per esempio, l’ Audi TTS Coupé, o la Mercedes E 350 Coupé, solo per citarne alcune. In 5”14 si toccano i 100 km/h, in 10”69 si raggiungono i 150 km/h e l’ M50 d non accenna a rallentare nemmeno dopo un chilometro, traguardato in 24,50” con oltre 215 km/h effettivi di velocità di uscita. Numeri di assoluto spessore che dicono molto, ma non tutto, su questa nuova Suv a tripla, avete letto bene, sovralimentazione da 381 Cv di potenza.

A stupire, oltre all’assoluta raffinatezza tecnica del sei cilindri td, peraltro poco assetato, e alle pure prestazioni su asfalto, sono l’agilità e la stabilità di questa terza generazione che sulla nostra bilancia, lo ricordiamo, supera i 2.300 kg di peso. Sul misto veloce offre un comportamento agile e gratificante, un risultato ottenuto grazie a nuovi sofisticati sistemi di ausilio alla guida, come le sospensioni adattive e le inedite barre antirollio attive.

Il tutto senza sacrifici in termini di spazio, con a un abitacolo raffinato, più grande e ben insonorizzato, e una capacità di carico leggermente maggiore rispetto al modello precedente (+30 litri). Per parcheggiare l’esemplare in prova nel proprio garage bisogna però mettere in conto di staccare un assegno di almeno 92.000 euro e, dal punto di vista del confort, soprattutto sospensivo, ci sono rivali più morbide e confortevoli.

 

in allegato in alto il listino prezzi (pdf) valido da gennaio 2015.

TECNICA

COME VIENE ASSEMBLATA

INTERNI

Rinnovata ma non stravolta, la terza generazione è cresciuta in lunghezza, sfiora i 4,9 metri, in larghezza e in altezza ma non nel passo, rimasto sostanzialmente invariato con 2,93 metri. La nuova Suv tedesca offre cinque comodi posti e, all’occorrenza altri due supplementari, un costoso optional quest’ultimo proposto però a 2.490 euro. I posti sono comodi al massimo per due bambini e l’ accessibilità non è certo delle più facili. Migliorato per qualità e finiture l’abitacolo, con la plancia posizionata più in basso, il control display del sistema iDrive montato a isola e dotato di schermo da 10,5”, touch controller, schienale del divano ribaltabile e frazionabile (40:20:40%).

Molto completa la dotazione offerta di serie sulla M50 d, con volante multifunzione sportivo M, interni rivestiti in Alcantara/pelle Nappa, climatizzatore automatico quadrizona, portellone ad apertura elettrica con lunotto separato. Non manca nulla di davvero indispensabile, rendendo quasi superflui i quasi 15.000 euro dei costosi optional montati nell’esemplare in prova. Parliamo, per esempio, del sistema di visione notturna con telecamera a infrarossi Bmw Night Vision (2.158 euro) o del tetto panoramico in vetro apribile elettrico (1.744 euro). Anche la capacità di carico è leggermente cresciuta rispetto al passato, crescendo da 620/1.750 litri fino a 650/1.870 litri, con un vano molto regolare e perfettamente rivestito, il portellone automatico e un pratico doppio fondo; solo la soglia di carico è un po’ alta da terra.

 

 

SU STRADA

Chi si aspetta una spinta brutale e un’erogazione “cattiva” rimarrà forse in parte deluso, non certo perché il 6 cilindri tri-turbo difetti di potenza e coppia, ma soprattutto per la sua erogazione così morbida e progressiva da non trasmettere quella sensazione di sportività e cattiveria che ci sia aspetta da una Bmw griffata M. Nessun calcio nella schiena , per intenderci, quanto piuttosto un’erogazione continua e lineare dai bassi regimi sino a quasi quota 5.000 giri. Il giudizio si limita però alle pure emozioni, perche basta un rapido sguardo ai dati del nostro Centro Prove per scoprire di cosa sia capace questa terza generazione, che in fatto di pure prestazioni non è seconda a nessuno.

In 5,14” si toccano i 100 km/h, in 24,50” si traguarda il km, sempre con partenza da fermo e solo il limitatore pone fine alla corsa a oltre 250 km/h. Tempi da sportiva di razza più che da un’auto a baricentro alto e dal peso di quasi 2.400 kg; tra l’altro la X5 si conferma come una delle Suv a maggiore vocazione stradali in circolazione. La buona precisione dello sterzo, la generosa e differenziata gommatura, 265/50 R 19 all’avantreno e 285/45 R 19 al retrotreno, una ripartizione quasi perfetta del peso tra i due assi (51,5/48,5% ) garantiscono un handling tutt’ altro che scontato per una vettura di questo tipo.

Anche sui percorsi guidati, grazie alla stabilizzazione attiva antirollio, con il settaggio in Sport, vanta un’invidiabile precisione in inserimento e una percorrenza in curva quasi piatta. Complice di tanta sportività, anche l’ otto marce automatico tanto fluido e morbido nelle cambiate in Drive, quanto rapido e preciso in manuale utilizzando i comandi al volante. Potente e ben modulabile anche l’impianto frenante, con spazi di arresto sempre molto contenuti: meno di 37 metri da 100 km/h e 61,9 metri da 130 km/h.

Tanta sportività chiede ovviamente un tributo in termini di confort. Quello acustico ad andature stabilizzata è certamente accettabile (66,7 decibel a 130 km/h), un po’ meno la capacità di assorbimento delle sospensioni negli avvallamenti e in presenza di tombini, anche in modalità Comfort. Concludiamo con un‘ ultima nota, positiva, che riguarda i consumi. Solo in città si scende sotto la soglia dei 9 km/l, in tutte le altre situazioni le percorrenze superano i 10 km/l; il serbatoio da 85 litri riduce inoltre le soste al distributore anche nei trasferimenti più lunghi .

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