14 April 2014

Renault Clio RS, la nostra prova e i test al banco

E’ sui tracciati misti che la compatta francese si esprime al meglio, con un assetto leggermente sovrasterzante in rilascio una volta selezionato il programma di guida Race. Il motore ha sfiorato i 200 Cv al banco ma evidenzia una certa ruvidità.....

INTRO

TECNICA

SU STRADA

Nonostante un certo ritardo di risposta sotto i 2.500 giri, il nuovo motore turbo ha la grinta che ci si aspetta da una Renault griffata RS, fermo restando che l’erogazione è sempre molto progressiva e l’allungo si stempera appena oltre i 6.000 giri, quando il banco a rulli del mostro Centro Prove ha rilevato una potenza effettiva di 197,3 Cv. Anche l’accelerazione, quantificata in 6,81 secondi nel passaggio da 0 a 100 km/h, non si discosta molto dai 6,7 secondi dichiarati e dai 6,89” fatti registrare da una rivale diretta come la Peugeot 208 GTi, così come i 228,4 km/h coincidono in linea di massima sia col dato promesso dalla Casa, sia con i 230,3 km/h della 208 GTi.

ASSETTO
Ma il punto di forza della RS resta l’assetto,
con inserimenti in traiettoria rapidi ma soprattutto un’aderenza elevatissima in percorrenza, dove basta sollevare il gas per chiudere la traiettoria, anche se le reazioni sono molto meno marcate e più progressive rispetto alla precedente Clio RS. Forzando l’inserimento in traiettoria la ruota posteriore interna alla curva si alza da terra, mentre nel settaggio Race, quello che esclude il controllo di stabilità, è possibile provocare un sovrasterzo che diventa più impegnativo solo alle velocità più elevate. Quando la coda tende anche ad alleggerirsi sensibilmente nelle frenate più decise, dove sono necessarie piccole correzioni di sterzo per mantenere la traiettoria voluta.

In compenso gli spazi di arresto sono davvero contenuti, come confermano i 119,1 metri rilevati da 180 km/h, un valore di grande spessore anche se raffrontato ai 123 metri della Peugeot 208 GTi. Nell’ottica della sportività delude un po’ il cambio: i passaggi di marcia avvengono rapidamente, ma intercorre un fastidioso lasso di tempo da quando si tira la levetta dietro il volante e il rapporto desiderato viene effettivamente innestato, così come in scalata talvolta capita che il sistema non accetti la marcia desiderata. In automatico il confort di marcia è invece garantito, anche se la RS dovrebbe privilegiare più la sportività che non la qualità della vita a bordo, comunque nel complesso soddisfacente nonostante le sospensioni siano piuttosto in affanno sui fondi accidentati.

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