04 May 2013

Seat Ibiza 1.6 Bi Fuel, la nostra prova

In un mercato in profonda crisi come quello del 2013, le vetture con la doppia alimentazione a benzina e gas sono tra le poche a registrare incrementi significativi. I progressi tecnologici....(Potenza, Prestazioni e Consumi rilevati/ Risparmio effettivo)

Intro

Tecnica

Interni

Esternamente la Seat Ibiza si presenta con una linea moderna ma forse non molto personale, evidentemente destinata a soddisfare i gusti di un pubblico eterogeneo e orientato principalmente alla praticità e alla facilità di utilizzo. L’abitacolo è ampio rispetto alle dimensioni esterne e il bagagliaio, di capacità analoga alla versione a sola benzina, consente di soddisfare le esigenze di quattro adulti, senza troppi sacrifici.

Il posto di guida è confortevole e ben studiato: molti particolari interni richiamano nel design le ben più costose Audi, ma la realizzazione con materiali più economici e la minore cura complessiva lasciano una piccola sensazione di “incompiuto” . Ottima, per i lunghi viaggi, l'imbottitura piuttosto rigida del sedile. Le dotazioni sono complete e i materiali del tutto assimilabili a quelli della concorrenza. La strumentazione è sportiveggiante, lancette rosse a zero verticale, e tutti i comandi sono facili da trovare ed intuitivi da usare. Solo il tasto dell' hazard è in posizione un po' nascosta, in basso vicino alla leva del cambio.

Addirittura i comandi specifici per la versione a gas sono tra i migliori in assoluto, e non danno quella sensazione di “aggiunto” normalmente presente in tutte le vetture di questo tipo. Per la commutazione dell’alimentazione è previsto un pulsante, collocato nel pozzetto di fronte al cambio, in luogo del ben più antiquato interruttore a bilanciere, e anche l’indicazione del livello di carburante nel serbatoio è perfettamente integrata nel display digitale del computer di bordo.

Su strada

Rispetto alle bi-fuel sovralimentate, l’esperienza di guida è un po’ più “vecchio stile”: motore pronto ma non certo sportivo, uso del cambio frequente per le massime prestazioni e rumorosità sensibilmente maggiore a gas ne fanno una vettura pratica e facile da guidare, con elevati margini di sicurezza e comportamento sempre pronto e prevedibile. D’altra parte, con un motore dalla potenza tutto sommato contenuta non si può pretendere miracoli, quindi è meglio concentrarsi sull’ottima accoppiata frizione – cambio, sull’elevato confort assicurato dalle sospensioni dalla taratura turistica e naturalmente sui consumi complessivamente interessanti.

L'Ibiza Bi Fuel tutto sommato è abbastanza scattante, dati alla mano in poco più di 12 sec raggiungete i 100 km/h e il motore regala il meglio sopra i 2.000 giri, ma mettete in conto una certa pigrizia sul fronte delle riprese, soprattutto se viaggiate spesso accompagnati. In questo caso, si paga lo scotto di rapporti spaziati e di una quinta parecchio lunga con 33.76 sec per percorrere il km da 80 km/h in Va.

Decisamente positivo comunque nel complesso il comportamento stradale: il rollio resta accettabile, favorisce l’ingresso in curva e assicura una percorrenza precisa della traiettoria,sia nelle curve a medio raggio, sia nei curvoni più veloci, garantendo anche una buona agilità nei cambi di direzione. Nei tratti guidati si fa apprezzare anche il buon feeling trasmesso dallo sterzo.

In tema di consumi, si nota la buona percorrenza sui percorsi extraurbani e il risparmio assicurato percorrendo 10.000 km, di poco inferiore ai 500 euro.

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