Redazione Automobilismo - 02 December 2013

Guidare su neve e ghiaccio, i nostri consigli

Viste le condizioni atmosferiche degli ultimi giorni, vi forniamo alcuni piccoli consigli di guida invernale, alcuni all'apparenza banali altri meno, che possono rendervi la guida, e la vita molto più facile....

Intro

Alla guida...

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Frenata

Per le partenze su una strada innevata è preferibile se non necessario disinserire il controllo di trazione (tasto ESP, TCS o ASR). Mancando il grip la centralina taglia la potenza rendendo di fatto molto difficoltosa o talvolta impossibile la partenza. Le partenze su neve e ghiaccio devono essere il più dolci possibili, dosando l’acceleratore per evitare inutili pattinamenti.

Con temperature vicino allo zero, una superficie bagnata può facilmente trasformarsi in una lastra di ghiaccio. Se la vostra vettura dovesse sbandare , premete la frizione e controsterzate per riportare l’auto in carreggiata.

Non dovesse funzionare, c’e’ una sola cosa da fare: frenare con decisione. Ricordate, l’aderenza rappresenta il limite oltre il quale un veicolo non può essere guidato.

L’abs, così come l’esp e tutti gli altri dispositivi elettronici di controllo hanno la proprietà di sfruttare al meglio l’aderenza disponibile e non di …aumentarla!

Soprattutto sulla neve rallentate per tempo prima dell’ingresso in curva, successivamente mantenete per quanto possibile velocità e angolo di sterzo costanti, accelerando solo in uscita. Su fondi a scarsa aderenza moderate la velocità e manovrate più delicatamente il volante, niente manovre brusche.

Prestate particolare attenzione nelle manovre di sorpasso o nelle svolte. Lasciando i solchi nella neve già tracciati dalle vetture che vi precedono il grip diminuisce, sulla neve fresca l’aderenza si abbassa  ulteriormente. Sarà banale, ma se avete un po’ di tempo impiegatelo per provare la vostra vettura su un piazzale innevato e ovviamente libero tanto da prendere confidenza con le reazioni in gioco.

Aderenza

La potenza, per avere effetto, deve essere scaricata a terra senza superare l'aderenza tra pneumatici e superficie stradale, altrimenti questi slittano e il veicolo non risponde più ai vostri comandi. Per l'importanza che rivestono nel comportamento dell'auto è utile ragionare un attimo su due concetti: attrito e aderenza, fenomeni fisici dovuti al compenetrarsi delle irregolarità presenti su due superfici a contatto. 

Attrito ed aderenza descrivono due fenomeni diversi:

L’attrito costituisce la resistenza che si oppone al moto reciproco di due superfici a contatto.

L’aderenza, che ha un valore mediamente superiore del 25% all’attrito radente, s’identifica invece con la massima forza che queste possono trasmettersi reciprocamente prima che una inizia a traslare rispetto all’altra.

In un veicolo l'aderenza dipende dal peso (p) gravante sulle ruote e dal coefficente di aderenza (f) cioè dalla natura della materia che compone gli pneumatici e dalle caratteristiche del fondo stradale.  

 

 

Guardate la tabella sottostante. Noterete come non è necessario marciare su neve o ghiaccio per trovarsi in condizione di aderenza precaria perchè giù su un comune asfalto liscio bagnato l'aderenza può dimezzarsi rendendo la guida più pericolosa. 

 

 

 

Ed infatti sono queste le superfici più pericolose, in quanto non avete l'esatta percezione della reale aderenza che avete a disposizione. Il risultato? Spesso non regoliamo adeguatamente la velocità. 

 

Errori di valutazione sono ancora più frequenti in tal senso quando la nostra direzione coincide con il moto naturale del veicolo (inerziale), ad esempio una strada rettilinea in leggera discesa. In questi casi le forze necessarie richieste per guidare la vettura sono minime, se non addirittura nulle, ma nel momento in cui si dovrà frenare o sterzare, per evitare ostacoli o immettersi in una strada laterale, allora le forze da applicare facilmente supereranno l’aderenza e la vostra auto diventerà più facilmente ingovernabile.  

 

 

 

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