17 March 2015

Apple Car, drive different

Nome in codice: Titan. E’ il progetto segretissimo, della prima auto firmata Apple, che potrebbe arrivare nel 2020. I commenti dei big dell'auto...

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Dal cruscotto della Ferrari ad un’auto vera e propria. La notizia “bomba” è stata anticipata dal Wall Street Journal secondo il quale alla Apple stanno seriamente pensando di entrare nel settore dell’automotive con una loro vettura a propulsione elettrica, oltre che probabilmente anche a guida autonoma. Dietro al progetto per il momento segretissimo denominato Titan e affidato dal Ceo di Apple Tim Cook ad un centinaio di ingegneri guidati da Steve Zadesky ex Ford e da Johann Jungwirth anche lui un ex ad ricerca e sviluppo, ma di Mercedes c’è, sempre secondo il Wall Street Journal, l’intenzione di realizzare una futura Apple Car.

Ferrari FF e Apple CarPlay

 

Non è, però, detto che il progetto possa davvero concretizzarsi anche se la capitalizzazione di Apple arrivata negli ultimi mesi alla cifra record di 700 miliardi di dollari, potrebbe consentire alla Casa di Cupertino di acquistare anche un costruttore d’auto per rendere tutto più semplice nel progettare e produrre un’auto. Gli analisti si stanno affannando per capire quale potrebbe essere l’impatto di un’eventuale mossa di Tim Cook seduto su una montagna di dollari di capitalizzazione, il doppio di Google, il quadruplo della Bank of America e dodici volte la General Motors.

TESLA
C’è persino chi prevede che nel giro di diciotto mesi la Mela si possa “mangerà” la Tesla di Elon Musk, versando la modesta cifra di 75 miliardi, meno della metà della liquidità a disposizione di Cupertino (178). Ma andrà davvero così? Di sicuro il brand che fu di Steve Jobs dovrà trovare in futuro nuovi spazi in cui inserirsi per continuare a crescere: attualmente, infatti, la maggior parte dei ricavi arrivano dall’iPhone, un settore, quello degli smartphone, che però non potrà crescere sempre al ritmo di oggi. Senza contare che è nel Dna di Apple trasformare ogni tecnologia ancora in fase embrionale in un prodotto che diventa subito un punto di riferimento sul mercato.

 

 

E’ già successo con l’iPod che ha sbaragliato la concorrenza degli altri MP3, così come l’iPhone ha fatto diventare gli smartphone degli oggetti del desiderio. Una regola che potrebbe valere anche per l’ultimo gagdet Apple Watch che, infatti, punterà a fare esplodere il mercato degli smartwatch. Il nuova dispositivo è stato studiato per raccogliere in pochi centimetri una serie di funzionalità da far invidia ad un computer. Con l’Apple Watch si potrà, infatti, aprire anche un’automobile salutando definitivamente quelle chiavi spesso introvabili al momento opportuno. Si faranno anche acquisti e si potrà inviare messaggi anche sotto la doccia. “Sarà come per l’iPhone: le persone l’hanno voluto e l’hanno comprato per una ragione specifica, magari per navigare sul web, ma poi hanno scoperto di amarlo anche per tutta una serie di altri motivi” a spiegarlo è stato lo stesso Cook presentando il nuovo gioiellino della “mela” e specificando che si attende una vera esplosioni di app per lo smartwatch con l’obiettivo di usare la tecnologia per migliorare lo stato di salute degli utenti.

100 INGEGNERI
Se anche con l’auto sarà così è difficile ipotizzarlo oggi prima di vedere cosa sapranno realizzare i 100 ingegneri già al lavoro a Cupertino. Apple comunque avrebbe messo nel mirino un obiettivo, il 2020 come anno di avvio della produzione della sua auto elettrica. La data del resto, ricorre spesso quando si parla di automobili a guida autonoma e forse non è del tutto casuale: il 2020 è l’anno della connettività 5G, cruciale per permettere alle automobili di rimanere connesse e scambiarsi dati tra loro. Un altro rumor che è circolato in questi mesi è di contatti fra Apple e Bmw sulla base della i3, l’elettrica del costruttore di Monaco che alla Apple considerano particolarmente evoluta.

 

 

Il brand di Cupertino ritiene che con la i3 Bmw abbia scoperto una nuova strada, mentre secondo un manager di Monaco, Apple ha sempre detto quanto avesse trovato coraggioso questo passo. Vedremo ora tutto questo in cosa si tradurrà davvero. Non va poi dimenticato che per i sistemi multimediali presenti su gran parte delle auto la Apple ha già contatti anche con quasi tutti i costruttori. Insomma siamo alle ipotesi più disparate, visto che di certezze non ce ne sono, ma tutto lascia intendere che ad una futuribile automobile, Apple ci stia lavorando davvero.

COMMENTI

“Di sicuro non posso prendere alla leggera qualsiasi mossa di Apple nel mondo dell’auto”. Così Sergio Marchionne numero uno di FCA, risponde a una domanda al Salone di Ginevra sul ventilato progetto Titan di Apple che, secondo rumors potrebbe realizzare una vettura elettrica, magari a guida autonoma. “L’eventuale sbarco di Apple, così come la dirompente presenza di Tesla possono essere di grande stimolo all’industria. E ovviamente non posso sottovalutare l’enorme capacità finanziaria, tecnologica e di marketing di Apple. Ma non si può neppure sottovalutare la capacità di innovare e di reagire delle Case automobilistiche. Di certo l’arrivo di nuovi attori e di nuove idee non può che essere positiva per l’industria globale dell’auto”.

 

 

Da un manager dell’auto ad un designer, anzi al numero uno dei degli stilisti attualmente in attività, se non altro perché ha la responsabilità di tutti i marchi del Gruppo Volkswagen: si tratta di Walter de Silva. Cosa ne pensa di una vettura targata Apple? “Ne penso tutto il bene possibile. Del resto in futuro la personalizzazione dell’auto sarà una delle inevitabili evoluzioni del prodotto”. Dovessimo dare un consiglio ad Apple, suggeriamo di arruolare de Silva per la realizzazione del design della Apple Car. Del resto fra qualche anno il designer italiano potrebbe lasciare il Gruppo Volkswagen per raggiunti limiti di età e la pensione non sembra fatta per lui.

 

 

E veniamo, invece, ad una delle “voci” più in controtendenza e dunque contrastanti al riguardo. E’ quella del Ceo di Mercedes, Dieter Zetsche,  “Se circolasse una indiscrezione che Mercedes stia per fare uno smartphone – dice il manager – non penso che questa voce toglierebbe il sonno ad Apple. Per me è la stessa cosa sentendo che circolano voci su un’automobile Apple”. Zetsche non sembra voler sminuire l’importanza di Apple. E allora? “Lo dico nel pieno rispetto per Apple”, sottolinea. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione di Mercedes in ogni caso non ci sarebbe alcuna ragione razionale per Apple di fare un’autovettura. Perchè? “Che ragione avrebbero di passare da una industria dove ricava il 25% sull’investimento ad una dove si deve considerare eccezionale ricavare il 10%?”. Forse Apple potrebbe dedicarsi a qualche cosa di affine, ma non di totalmente differente? “Il fatto che si possa ascoltare una playlist iTunes in auto non rende una vettura omogenea a quel che fanno in Apple – ha spiegato Zetsche – non so che strategia stiano davvero seguendo, ma mi stupirei se le voci che circolano fossero vere”.

Se la preoccupazione di Zetsche di un’ipotetica auto Apple è dunque molto bassa, Mercedes, ha comunque perso una pedina importante all’interno del proprio organico. Infatti Johann Jungwirth che era a capo del reparto Mercedes per la ricerca e lo sviluppo è passato di recente alla Apple. E se oggi Jungwirth nell’azienda di Copertino ha il ruolo di direttore Mac Systems Engineering, potrebbe in futuro lavorare su un’auto targata Apple a propulsione elettrica e forse anche a guida autonoma.

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