Dato che la vettura era ferma da vari anni, è stata affidata alle cure del Garage Vintage, che segue le auto da corsa dei fratelli Morteo (Giulietta Ti, GTAm e le due Sprint 2600), per una revisione approfondita, sotto la supervisione di Emanuele Morteo che da buon ingegnere meccanico è piuttosto pignolo. La vettura è stata quasi tutta smontata: la meccanica è stata asportata, tranne il motore che, avendo nelle bielle soltanto una gara, è stato semplicemente verificato: tenuta dei segmenti e delle valvole e sostituzione precauzionale della guarnizione della testa. I tre carburatori Weber doppio corpo da 45 sono stati revisionati, sostituiti i tamponi in gomma, così come il radiatore e le pompe acqua e olio.
Nella parte inferiore è stata rimossa la coppa dell’olio per verificare lo stato delle bronzine di banco e di biella. Il cambio non è stato aperto, limitandosi a svuotarel’olio esausto, eseguire un accurato lavaggio interno e inserire olio nuovo. Il differenziale, invece, è stato aperto per verificare lo stato dell’autobloccante, con sostituzione dei cuscinetti e di tutta la bulloneria. Rifatto ex-novo il complessivo frizione, con disco, spingidisco e cuscinetto nuovi, mentre il volano è stato rettificato e la pompa revisionata. Peraltro, il gruppo frizione ha poi richiesto un lavoro particolare di adattamento e bilanciatura. Uno degli aspetti che non sempre vengono tenuti in debita considerazione nelle auto storiche riguarda la sicurezza, a partire dall’integrità della scocca e della gabbia di sicurezza a tutti gli accessori e gli impianti collegati.
Su questi aspetti, invece, Emanuele Morteo non transige. Verificato che la scocca fosse assolutamente sana sono state ricontrollate tutte le saldature del roll-bar, provvedendo inoltre ad applicare dei fazzoletti di rinforzo aggiuntivi nei punti di attacco anteriori della gabbia. Con la stessa attenzione, oltre alla sostituzione del sedile e cinture di sicurezza con altre di omologazione in essere, sono state rifatte le staffe di fissaggio degli stessi. Anche il serbatoio in gomma, la cui omologazione era scaduta, è stato sostituito con uno di serie della Zagato (di capacità superiore: 85 litri) messo in “sicurezza” con la “paglietta” metallica Detostop all’interno, così come sono state sostituite le tubazioni. Infine, è stato rifatto l’impianto elettrico e verificata la corretta lettura degli strumenti: contagiri, manometro olio e termometri acqua e olio. Naturalmente è stata posta grande attenzione all’impianto frenante: oltre alla sostituzione di tutti i tubi sono state revisionate le pompe e le pinze freno, mentre i dischi sono stati rettificati.