15 January 2015

Alfa e Maserati all'attacco degli USA

L’edizione 2015 del primo Salone automobilistico dell’anno ha festeggiato un mercato USA sempre più in crescita, ma anche il rilancio in grande stile dell’Alfa...

VENDITE

Vinta la sfida Maserati, come testimoniato dai due record storici, 35 mila vendite globali e 13.000 consegne in Usa, ottenuti nel 2014 dalla Casa del Tridente, è partito da Detroit il rilancio dell’Alfa Romeo: negli Stati Uniti e nel mondo. All’edizione 2015 del Salone americano Fiat Chrysler Automobiles ha infatti esposto la prima novità dell’anno, l’Alfa Romeo 4C Spider, ma soprattutto ha riservato alla Casa del Biscione uno spazio espositivo degno del marchio e della storia che rappresenta. Non una semplice e quasi timida presenza, insomma, ma uno stand dove oltre alla 4C, Coupé e spider, hanno fatto bella presenza alcuni fra i tanti modelli leggendari Alfa. Il rilancio in grande stile del marchio del Biscione rappresenta bene lo spirito che ha animato l’edizione 2015 del Salone di Detroit: una rassegna dove quest’anno si è tornati a vivere l’atmosfera dei bei tempi, quando questa era l’indiscussa capitale dell’auto e si celebravano i fasti del più importante mercato dell’auto del mondo.

Poi la crisi aveva gelato ulteriormente il clima e colpito al cuore quelle che per definizione erano le “big three” dell’auto e che qui erano un simbolo prima che il motore principale dell’economia. L’edizione 2015 del Salone, che è anche la 25ma da quando la manifestazione è entrata ufficialmente nel circuito internazionale, segna un deciso cambiamento e ritrova l’ottimismo americano che dal fallimento Lehman Brothers in poi si era perso e che oggi festeggia un mercato USA sempre più in crescita, come dimostrano i risultati 2014 che hanno riportato stabilmente le vendite a quota oltre 16 milioni.

Il Gruppo Fiat-Chrysler, per parte sua, oggi unito nella sigla FCA (Fiat Chrysler Automobiles) che esordisce a livello internazionale proprio a Detroit, festeggia il clamoroso boom del marchio Jeep, passato a 1.017.019 consegne mondiali con una crescita del 39% sul 2013. E ancora non sono compresi i frutti della nuova Renegade, in fase di lancio. Jeep sta per diventare un brand sempre più forte e globale, una bandiera universale di FCA che si rafforzerà ulteriormente con l’inaugurazione dello stabilimento brasiliano di Pernambuco, a marzo. E poi, come detto, c’è il rilancio dell’Alfa Romeo. Reid Bigland, il responsabile della casa del Biscione negli USA, ha definito l’impegno profuso dal gruppo in Alfa Romeo “senza precedenti”. L’obiettivo di FCA, infatti, è quello di lanciare negli Stati Uniti otto nuove Alfa al 2018 con investimenti per 6 miliardi di dollari, mentre l’anno prossimo saranno circa 200 i concessionari Alfa negli Stati Uniti, il doppio di quelli attuali.

MARCHIONNE

Prima l’annuncio dei 1.500 nuovi posti di lavoro pianificati a Melfi, la fabbrica dove sono prodotte sia la Fiat 500X che la Jeep Renegade, i due modelli potenzialmente di maggior successo del Gruppo FCA. “E’ una conferma del nostro programma di sviluppo della fabbrica. La prima nave con le 500X è partita nei giorni scorsi, la 500X è molto attesa ma non arriverà se non nel secondo trimestre di quest’anno. Melfi diventerà il più grande stabilimenti in Italia e in Europa. E’ un grande evento da festeggiare”.

E Il piano Alfa? “E’ confermato, gli obiettivi non sono cambiati. Ma sul nome Giulia stiamo ancora riflettendo”. L’obiettivo del Gruppo per il 2015? “Sarà l’anno nel quale venderemo più di 5 milioni di auto. Poi la Ferrari? Aumentare le produzione di Ferrari? “Tecnicamente sarebbe possibile arrivare fino a 10.000. Ma citando Enzo Ferrari, continuo a pensare che ne venderemo sempre una meno di quelle che ci verranno richieste”. Dopo la Ferrari, un altro tema d’attualità per Marchionne è l’eventualità di un terzo partner industriale con il quale poter condividere gli enormi investimenti necessari per gestire al meglio un Gruppo automobilistico operativo a livello globale.

“Sono convinto che un nuovo partner industriale sarebbe un passaggio dovuto e non ho nessuna restrizione su un possibile candidato, ma non sono in grado di dire se lo troveremo. Spero che una volta per tutte venga capito da tutti lo sforzo immane che stiamo facendo a livello di capitale per sviluppare le piattaforme e i motori delle nuove vetture sulle quali stiamo lavorando.” A proposito di novità in arrivo, tutti i costruttori hanno annunciato progetti importanti sull’ibrido e sulle auto ad idrogeno. “Ci stiamo lavorando anche noi. Entro fine anno presenteremo il nuovo monovolume per gli USA a propulsione ibrida. Bisogna, però, evitare di innamorarsi di tecnologie che non danno ritorni economici tali da giustificano gli ingenti investimenti sostenuti. Quando sarà il momento ci saremo anche noi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA ROMEO

Alfa Romeo è “il cuore e l’anima del settore auto” ha detto Bigland. “Che cosa ci dà fiducia di tornare in Usa?”, ha chiesto retoricamente il manager ripercorrendo la storia del marchio, “il passato, il presente e il futuro del marchio”. Obiettivo: riconquistare i clienti americani ancora legati all’immagine dell’icona Duetto del film “Il Laureato” (1967), che ritrova nella nuova 4C Spider, buona parte di quel dna grazie al tetto in tela e all’hard-top in fibra di carbonio, entrambi rimovibili. La nuova Spider Alfa mantiene comunque le stesse caratteristiche della 4C Coupé, a partire da una costruzione artigianale in serie limitata nello stabilimento Maserati di Modena da 3.000 vetture l’anno, delle quali, secondo Bigland, “circa il 40% sarà una Spider”. C’è poi la ricerca della massima leggerezza con l’adozione di una monoscocca in fibra di carbonio, un motore in alluminio e una serie di soluzioni tecniche (ad esempio, l’utilizzo di vetro più sottile per una riduzione di peso del 15%) che portano la due posti Alfa ad arrivare a soli 1.128 kg. Invariato anche il propulsore 4 cilindri turbo benzina: 1.742 cc, potenza di 237 Cv, coppia massima di 350 Nm (80% dei quali disponibili già ai 1.700 giri), accelerazione da 0 a 100 in km/h in poco più di 4 secondi (4,1”) e velocità massima di 257 km/h.

La dinamica di guida può essere personalizzata in 4 modalità: natural (comfort), Dynamic (sportiva), Race (con il controllo elettronico di stabilità e di trazione disattivati e una maggiore reattività del differenziale) e All-weather (massimo controllo in condizioni meteo sfavorevoli). Il cambio è un automatico a doppia frizione a 6 rapporti (130 millisecondi per passare di marcia), la trazione è posteriore. La 4C Spider ha nel layout dei terminali di scarico il suo principale elemento di differenziazione rispetto al modello esposto nel marzo 2014 al Salone di Ginevra: qui l’impianto (disponibile in due varianti di tonalità) ha le stesse uscite della Coupé.

La variante con gli scarichi centrali presentata al motor show elvetico - più sportiva e realizzata da Akrapovic - verrà offerta come optional sulla 4C Spider in un secondo momento. Va segnalato anche che il tetto in fibra di carbonio sarà disponibile a richiesta più avanti: al lancio (previsto in estate, sia in Europa sia in Nordamerica) la due posti del Biscione sarà proposta soltanto con tetto in tela, ancorato a un telaietto del parabrezza che è costruito in fibra di carbonio come il resto della scocca. Identica in tutto e per tutto alla Coupé negli interni, la Spider porta al debutto un nuovo impianto hi-fi Alpine con connettività Bluetooth, ingresso Usb e interfaccia iPod.

La 4C Spider sarà proposta con una gamma di sette colori, con il nuovo Giallo che va a completare l’offerta della Coupé. Sei sono invece le combinazioni per gli interni (di serie in pelle), e comprendono - nel caso in cui si scelga il Track Package - i sedili sportivi con rivestimento differenziato, in pelle e microfibra. Da segnalare anche i nuovi interni in pelle bicolore nero/tabacco (disponibili in futuro) e i quattro cerchi di nuovo design, anche in finitura Dark: disponibili nelle misure differenziate da 17”/18” o 18”/19”, possono essere abbinati a pinze freno di quattro colori diversi.

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