20 October 2015

Skoda Fabia 1.2 TSI Ambition, salto di classe

La terza generazione della compatta Skoda si rilancia con un design più moderno e interni meno austeri. Tra i motori a disposizione, l’1.2 a benzina turbo fa registrare prestazioni di buon livello associate a consumi molto bassi...(listino/schede tecniche)

INTERNI

Una Skoda più moderna. A cominciare dal design, non più sobrio e un po’ troppo anonimo, ma più ricercato e volendo anche personalizzabile nella scelta dei colori per il tetto, per le calotte degli specchietti retrovisori e per i cerchi. Si presenta così la terza generazione della Fabia, una compatta che adesso gratifica l’occhio anche a bordo, dove sfoggia una maggiore vivacità grazie al rivestimento bicolore e alla presenza di uno schermo a colori da 5” o da 6,5”, a seconda delle versioni. Tra i motori a disposizione, il 1.2 a benzina da 90 Cv mantiene ciò che promette: buon brio, accompagnato da consumi contenuti.

 

COME È FATTA
Carrozzeria più larga e ribassata Fabia sfoggia un rinnovato design di carrozzeria che non rompe del tutto gli schemi del modello precedente ma rappresenta pur sempre un significativo passo in avanti per quanto riguarda la ricerca del dettaglio raffinato. Il frontale, in particolare, si presenta con un aspetto meno austero e più ricercato per effetto dell’integrazione fra la mascherina, ora più ampia e dotata di cornice cromata e i gruppi ottici dai profili ben definiti. Anche posteriormente le novità, rispetto alla precedente generazione, non passano inosservate, grazie ai nuovi gruppi ottici a led che richiamano quelli delle più grandi berline Octavia e Superb, mentre per quanto riguarda la fiancata e il tetto la Fabia mantiene sostanzialmente invariati volumi e proporzioni.

INTERNI
Cambiano, invece, sia pure di poco, le dimensioni esterne: la lunghezza, pur restando entro i quattro metri, è diminuita di 8 mm, il passo è stato incrementato da 2.462 a 2.470 mm, la larghezza è cresciuta di 9 cm e l’altezza, invece, ha perso 3,1 cm. Piacevole l’impatto offerto dall’abitacolo. Le plastiche della plancia sono un po’ rigide ma piacevoli alla vista e l’assemblaggio è preciso. A dare più tono agli interni provvede una fascia bianca (ma sono disponibili altre tinte) che percorre la porzione centrale ed è applicata anche sul contorno razze del volante. La consolle accoglie un monitor da 5” o, come sul modello provato, da 6,5” e touch screen, disponibile con un sovrapprezzo di 410 euro in abbinamento alla radio Bolero che include, fra l’altro, Bluetooh e sistema Mirror Link tramite il quale, mediante cavo Usb, è possibile utilizzare applicazioni di cellulari e smartphone, visualizzandole sullo schermo della vettura.

TECNICA

Il motore quattro cilindri TSI 16 valvole di 1,2 litri, nuovo per la gamma Fabia, è omologato Euro6, dotato di alimentazione a iniezione diretta, turbocompressore, intercooler, eroga una potenza massima di 90 Cv ed è abbinato sia al sistema Start&Stop sia al cambio manuale a cinque marce. Schema classico per le sospensioni, con avantreno MacPherson e bracci trasversali e retrotreno a ruote interconnesse con bracci longitudinali; optional a 140 euro le sospensioni sportive in dotazione al modello provato.

Una novità, per la Fabia, è il servocomando E-CPS di tipo elettromeccanico anziché elettroidraulico, rispetto al quale è più leggero di 2,5 kg mentre l’impianto frenante standard è a dischi autoventilanti anteriori e tamburi posteriori: i dischi pieni posteriori, presenti sul modello provato, richiedono un sovrapprezzo di 90 euro. Per quanto riguarda la dotazione di sicurezza, l’equipaggiamento di serie della Fabia in allestimento Ambition include, oltre a 6 air bag e controllo elettronico di stabilità, il dispositivo Front Assist che frena automaticamente la vettura non appena la distanza dai veicoli che precedono diventa insufficiente, intervenendo con quattro livelli di attivazione, la cui intensità aumenta man mano che la distanza diminuisce per scongiurare il rischio di una collisione.

Eccola in due brevi clip durante i test al banco

 

MOTORE Ciclo Otto, anteriore trasversale, Euro 6, 4 cilindri in linea, 5 supporti di banco. Distribuzione bialbero in testa, 16 valvole. - Monoblocco e testata in lega leggera. - Raffreddamento a liquido. - Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione, turbocompressore a gas di scarico, intercooler. - Catalizzatore a 3 vie con sonda Lambda. - Potenza max 90 Cv (66 kW) da 4.400 a 5.400 giri/min. - Potenza specifica 75,2 Cv/litro (55,1 kW/litro). - Coppia max 160 Nm (16,3 kgm) da 1.400 a 3.500 giri/min. - Cilindrata 1.197 cc; alesaggio 71 mm; corsa 75,6 mm. - Circuito di raffreddamento n.d.; olio motore 3,6 litri. Alternatore 75 A, batteria 45 Ah.

 

CONDIZIONI DEL TEST

Temperatura 21,9° C
Pressione 970,9 hpa
Umidità 45,3%
Pneumatici Dunlop SP Sport Maxx 215/45 R 16 86 H

 

POTENZA MASSIMA
al motore: Cv 91,4 a 5.250 giri/min alle ruote in IV: Cv 70,7 a 4.400 giri/min

COPPIA MASSIMA
Nm : 160,3 a 2.290 giri/min

 

 

SU STRADA

Si difende bene, la nuova Fabia, per quanto votata alle esigenze della berlina compatta per famiglia: niente esuberanza, insomma, ma un’impostazione di base pensata per un guida che richieda poco impegno per viaggiare con buon brio. Il motore 1.2 spinge con vigore una volta superati i 1.500 giri e vanta anche un arco di utilizzo piuttosto ampio, il che ha consentito a Skoda di optare per una rapportatura piuttosto lunga. Una scelta che, per un verso, impone di attaccarsi al cambio e scalare per tenere su di giri il propulsore e non affievolirne la brillantezza ai bassi regimi, ma che per altro verso ha permesso di tenere bassi i consumi, sia in città, dove la percorrenza media sfiora i 14 km/litro, sia a velocità stabilizzata e in autostrada (15,6 km/ litro).

TENUTA
Altrettanto piacevole risulta il comportamento della vettura, grazie alla solidità nell’appoggio dell’avantreno e alla conseguente rapidità nel seguire i cambi di direzione: la Fabia insomma si rivela agile, sufficientemente reattiva e composta, comportamento validamente assecondato da un servocomando elettrico che nell’utilizzo quotidiano nel traffico e in manovra si lascia apprezzare per la sua leggerezza e si rivela in ogni caso provvisto della docilità necessaria per non rendere mai impegnativa, nè affaticante la guida. Il cambio presenta innesti fluidi e ben guidati, non brevissimi ma non troppo carichi di contrasto, così come si rivela ben modulabile un comando dei freni che certo non può vantare una risposta sportiva, ma che pure appare ben calibrato: richiede uno sforzo al pedale relativamente contenuto e al contempo assicura spazi di arresto sempre contenuti anche da velocità elevate.

In città, insomma, ci si muove molto bene, mentre sui tracciati guidati si apprezzano i coricamenti contenuti, viceversa forzando il ritmo emerge una tendenza al rollio e al sottosterzo, senza che, tuttavia, questa caratteristica comporti eccessivi trasferimenti di carico in condizioni critiche, situazioni in cui la vettura rimane intuitiva da accompagnare sulla traiettoria voluta e poi c’è sempre il controllo elettronico della stabilità a provvedere alle correzioni del caso. Le sospensioni sportive optional propongono regolazioni tutt’altro che esasperate, tali dunque da lasciare spazio a qualità di assorbimento di buon livello, premessa per un quadro di confort tutto di livello apprezzabile, tanto sul pavé cittadino come nei lunghi viaggi autostradali.

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