19 November 2014

2015 Prologue Concept , il nuovo corso stilistico Audi

Svelati , tramite la nuova concept , quelli che saranno gli stilemi del futuro stile Audi....(video e foto da Los Angeles)

LOOK

Al Salone di Los Angeles il Responsabile del Design Marc Lichte presenta lo studio Audi prologue. E' una concept coupé di dimensioni generose,  una sorta di biglietto da visita dello stesso Marc che spiega "“Audi è indissolubilmente legata ai concetti di sportività, leggerezza e trazione integrale permanente quattro. Nella Audi prologue questo know-how si traduce in una nuova forma: abbiamo creato l’auto più sportiva del segmento di lusso. La nostra équipe ha battuto nuove strade sia per quanto riguarda il design degli esterni, sia per quanto riguarda gli interni”.

DESIGN
Con 5,10 metri di lunghezza, 2,94 metri di passo, 1,95 metri di larghezza e 1,39 metri di altezza la Audi prologue è leggermente più corta e più bassa di una A8 di serie. Sul frontale basso domina la calandra  single frame, integrata nell’architettura complessiva, in cui figurano i quattro anelli. La grande mascherina del radiatore è molto più larga e più piatta rispetto agli attuali modelli di serie. L’accento sull’orizzontalità delle linee esprime  potenza e dinamismo. I fari, elementi cuneiformi larghi e piatti, si estendono fin sopra la single frame e sono dotati di tecnologia laser a matrice ad alta risoluzione: un’innovazione firmata Audi che schiude nuove possibilità nella configurazione dei proiettori permettendo di integrare funzioni completamente nuove.

 

La “pupilla” del faro è costituita da una lente a proiezione con fonte luminosa al laser: crea una matrice che illumina perfettamente tutta la strada. Sotto a questo elemento sono sospese cinque lenti sintetiche alimentate da un fascio di fibre di vetro, che sono incorniciate da una struttura leggera finissima e che ampliano ulteriormente la luce degli abbaglianti. Grazie alla nuova tecnologia laser i designer hanno potuto creare un elemento estremamente leggero e compatto.

 

INTERNI

L’abitacolo spazioso della Audi prologue ricorda una lounge di lusso. L’interfaccia visiva si adatta allo stile di guida di volta in volta adottato. L’abitacolo è la prova che in casa Audi è iniziata una nuova era, un’era in cui architettura e comandi si fondono in un tutt’uno. Le superfici dei display e dei comandi sono integrate in modo innovativo nella plancia portastrumenti e nella consolle del tunnel centrale; l’infotainment fa dialogare guidatore e passeggero.

Non appena salgono a bordo la coupé a quattro posti accoglie i passeggeri con elegante cortesia. “Butler”, un software intelligente innovativo, il cui nome significa “maggiordomo”, li identifica grazie ai loro smartphone e regola sedili e climatizzatore in base alle loro preferenze. Il sistema propone anche una scelta musicale e una rosa di itinerari, sempre in base alle preferenze del proprietario. L’Easy Slot System, evoluzione dell’Audi phone box, si trova nella consolle centrale protetto da appositi sportellini. Un meccanismo speciale collega gli smartphone dei passeggeri al sistema d’infotainment di bordo e li carica.

SPAZIO
Con il suo orientamento rigorosamente orizzontale, che non presenta alcuna soluzione di continuità, la plancia portastrumenti risulta leggera ed elegante, accentuando allo stesso tempo la larghezza generosa degli interni. Essa discende in due livelli verso l’abitacolo. La parte superiore si estende come un tetto sull’Audi virtual cockpit future, un’evoluzione dell’Audi virtual cockpit, e sulla fascia delle bocchette di ventilazione. Fa parte del wrap-around, il grande elemento di design ad arco che abbraccia idealmente guidatore e passeggero.

La consolle centrale con la sua apertura passante sembra sospesa come i sedili anteriori, le cui guide sono montate al tunnel e ai sottoporta. Quando sono a riposo, i poggiatesta dei due sedili posteriori singoli scompaiono in quanto completamente abbassati; si sollevano automaticamente quando il passeggero sale a bordo utilizzando la funzione elettrica Easy Entry.

All’accensione dell’impianto audio, dalla cappelliera fuoriesce uno spoiler acustico innovativo che permette di sviluppare in modo ottimale a bordo le sonorità.

 

 

SCHERMO
L’elegante architettura comprende un concetto di indicatori e comandi radicalmente nuovo. La parte anteriore della plancia portastrumenti diventa uno schermo a tutta larghezza che integra al suo interno tre touchscreen. Il display orientato verso il guidatore alla sinistra del volante permette di gestire le funzioni delle luci e dei sistemi di assistenza. L’unità di comando orientata verso il guidatore alla sua destra è deputata alla gestione degli strumenti multimediali. Il passeggero anteriore ha davanti a sé un display widescreen integrato nella plancia con cui può gestire comodamente i propri contenuti di intrattenimento personalizzati.

L’innovativo display per il passeggero anteriore permette per la prima volta un’interazione digitale tra guidatore e passeggero. Basta un gesto di scorrimento del passeggero per inviare al guidatore sul suo display gli itinerari preconfigurati e trasmetterli all’Audi virtual cockpit future. Sulla consolle del tunnel centrale figura un quarto display touchscreen variabile che si adatta ergonomicamente al guidatore e che è riservato alle funzioni di climatizzazione, di digitazione e ad altre impostazioni della vettura.

È essenzialmente formato da una pellicola OLED (Organic Light Emitting Diodes, diodi organici a emissione di luce), sottilissima e molto flessibile, che permette di visualizzare immagini estremamente nitide e molto contrastate. A riposo il display OLED scompare quasi completamente nella consolle centrale. All’avviamento della vettura il display fuoriesce. La curvatura garantisce che venga mantenuta una distanza costante dalla mano e quindi assicura una migliore ergonomia. Quando si utilizza il display, il polso poggia sulla leva del cambio bassa del tiptronic a otto rapporti. I designer hanno ridisegnato anche la leva shift-by-wire, che ora è integrata armoniosamente nella consolle centrale. Alla base della consolle centrale, sul lato sinistro e destro, sotto ad appositi sportellini sono alloggiati un portabevande e gli slot degli smartphone.

 

 

MOTORE

Il 4.0 TFSI che equipaggia la concept eroga 605 CV (445 kW) di potenza e 700 Nm di coppia; in overboost, che il guidatore può richiamare per circa 15 secondi, mette a disposizione una coppia di 750 Nm. Il V8 biturbo  fa accelerare la due porte (che a vuoto pesa 1.980 chilogrammi) da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. I consumi medi della concept car si limitano a 8,6 litri ogni 100 chilometri, con emissioni di CO2 pari a 199 g/km. Questa efficienza si deve anche a una nuova rete di bordo che in parte è alimentata a 48 volt, una tecnologia che sta per approdare nelle vetture Audi di serie.

La rete da 48 volt alimenta un potente alternatore-starter azionato a cinghia che trasforma la catena cinematica in un mild hybrid e che recupera fino a 12 kW in fase di decelerazione. Un tiptronic a otto rapporti trasmette la coppia motore alla trazione integrale permanente quattro, che interagisce con il torque vectoring.

SOSPENSIONI
Per quanto riguarda il telaio, le adaptive air suspension sport (sospensioni pneumatiche con ammortizzatori regolabili) permettono di scegliere tra un’ampia gamma di stili di guida: da una guida rilassata a una guida più scattante; inoltre possono variare l’altezza libera dal suolo in diversi livelli. L’asse anteriore e l’asse posteriore hanno sospensioni con struttura leggera a cinque bracci. I grandi dischi freno carboceramici si occupano di fornire prestazioni adeguate alla caratura della concept car. I dischi anteriori da 20 pollici hanno pinze fisse a sei pistoncini. Una peculiarità tecnica della Audi prologue è lo sterzo integrale dinamico che aumenta il dinamismo e il comfort di marcia grazie a una combinazione intelligente tra sterzo dinamico e sterzo integrale.

Alle basse velocità questo si traduce in una maggiore agilità e manovrabilità. A velocità superiori gli addetti allo sviluppo hanno migliorato la risposta, con il risultato di una maggiore stabilità della vettura. Complessivamente lo sterzo integrale dinamico con angoli di sterzata delle ruote posteriori di massimo cinque gradi facilita le manovre di parcheggio, permette una guida precisa e sportiva sulle strade extraurbane e assicura una risposta progressiva in autostrada.

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