28 January 2015

2015 DS3 e DS4, ecco come cambiano

Citroën da sempre è sinonimo di stile peculiare e ricerca di forme originali. Non fanno eccezione la piccola DS3 e la media DS4, recentemente sottoposte a un’operazione di restyling che separa proprio i modelli DS...

MOTORI

Della Citroën DS si sa già tutto, tale fu l’impatto del primo modello (DS 19, presentata nel 1955 a Parigi) in termini di innovazione e coraggio, sia tecnologico sia estetico, che lo caratterizzavano. Della progenitrice oggi rimane l’aura quasi leggendaria, che Citroën ha rievocato (nel nome) con il lancio delle DS3, DS4 e DS5, tra il 2010 e il 2011, due modelli di segmento B e C premium e una sorta di cross-over peculiare per tratti estetici e collocazione. Le DS erano nate per confrontarsi con il mercato attuale e quindi più “conformi” di quanto non fosse la capostipite, vera voce solitaria, ma sono state in ogni caso interessanti piattaforme di sperimentazione di innovazioni estetiche e tecniche.

Alla fine del 2014 le due vetture di segmento B e C sono state riviste nelle motorizzazioni, nelle finiture e nei tratti estetici minori, caratterizzandosi ulteriormente per lo stile elaborato e ricco, quasi barocco, di carrozzeria e finiture, nonché per i nuovi propulsori a efficienza energetica e prestazioni migliorate.

NUOVI MOTORI
Le DS3 e DS4 prodotte dal novembre 2014 montano propulsori aggiornati e già conformi alla normativa Euro6 che entrerà in vigore a settembre di quest’anno. Il motore THP 165 S&S equipaggia le DS3 e DS3 Cabrio, ed è l’evoluzione del THP 155 Euro 5, con pressione d’iniezione massima che passa da 120 bar (1.6 THP 155) a 200 bar per ottimizzare la  distribuzione del carburante e ridurre le emissioni inquinanti, in particolare a freddo. Gli aggiornamenti riguardano anche una riduzione degli attriti interni e un nuovo disegno delle alette del turbo. Il 1.6 THP 165 S&S fornisce una potenza massima di 120 kW (165 Cv) a 6.000 giri/min e coppia massima di 240 Nm da 1.400 giri/min a 4.000 giri/min, con un notevole confort di guida ai bassi e medi regimi. Dotate di cambio meccanico a 6 rapporti, le DS 3 e DS 3 Cabrio 1.6 THP 165 S&S consumano, in ciclo misto, 5,6 l/100 km, con emissioni di CO2 di 129 g/km.
 
Nel 2014 anche la famiglia “PureTech” a 3 cilindri si è arricchita di nuove versioni con turbocompressore, il PureTech 110 S&Se PureTech 130 S&S. Il primo, destinato alle DS3 monta un turbo di nuova generazione ad alto rendimento (240.000 giri/min) e beneficia di iniezione diretta alta pressione (200 bar), sviluppando una potenza massima di 110 Cv a 5.500 giri/min, e una coppia di 205 Nm da 1.500 giri/min. 
 
Il 130 è invece destinato alle DS4, sostituisce il VTi 120 e sviluppa una potenza di 96 kW (130 cv) a 5 500 giri/min (+ 9%) e una coppia massima di 230 Nm (+44%), la motorizzazione PureTech 130 S&S è performante. Entrambi sono stati sottoposti ad affinamenti e miglioramenti, tra cui spiccano testata in alluminio rivestita di rame per resistere ai forti carichi, blocco motore in alluminio, camicie rivestite di alluminio per migliorare la dispersione termica, valvole cave e bielle in acciaio ad alte prestazioni (alto limite elastico, alta resistenza meccanica, resistenza alla fatica). Anche la lubrificazione del motore è aggiornata con una pompa dell’olio a cilindrata variabile e regolazione della pressione gestita dal controllo motore. 
 
Completa la gamma il Blue HDi 120 CM6 dedicato alle DS4. E’ l’evoluzione della 1,6 HDi 115, con rendimento interno migliorato, riduzione delle dispersioni meccaniche (nuova segmentazione, nuovo rivestimento di tipo Diamond Like Carbon). Con una cilindrata di 1.560 cc la BlueHDi 120 eroga una potenza massima di 120 Cv a 3.500 giri/min, e una coppia massima di 300 Nm a 1.750 giri. Il nuovo td è aggiornato anche nella linea di scarico, composta da un catalizzatore, per eliminare gli idrocarburi e il monossido di carbonio della combustione e da un modulo SCR (Selective Catalytic Reduction), a monte del filtro, che trasforma con iniezione di Adblue® (miscela di acqua e urea) fino al 90% degli ossidi d’azoto in vapore acqueo e in azoto. La DS 4 equipaggiata col BlueHDi 120 fa registrare consumi di 3,8l/100 km su ciclo misto ed emissioni di CO2 di 100g/km con cerchi da 16’’ e 17’’.

EQUIPAGGIAMENTI

Come da tradizione la Casa francese ha arricchito le DS con nuove vesti esterne e esterne, mantenendone lo stile elaborato e riconoscibile con nuovi dettagli, più opzioni colore e restyling di particolari minori. Peculiari sono le colorazioni proposte per la DS3, con tetto di colore differente e declinato su differenti textures ripetitive alla maniera Luis Vuitton, come la Edition Occitanie o PaysBasque, che come altre celebrano tramite il logo ripetuto l’identità francese di appartenenza alle differenti regioni. Anche sul versante gruppi ottici la “piccola” ha ricevuto un upgrading, con nuovi fari dal look più hi-tech davanti e fanali posteriori caratterizzati da un effetto “profondità”.

FARI
I fari sono caratterizzati dall’utilizzo simultaneo di 3 moduli Led e di un modulo allo Xeno, con i primi che, quando accesi, fungono da luci di posizione. Per gli anabbaglianti, insieme ai Led si accende il modulo allo Xeno. Per gli abbaglianti, i fasci dei 3 moduli a Led e allo Xeno intensificano la potenza, per garantire l’illuminazione. Anche per gli interni è stato notevole il lavoro di affinamento e di scelta dei materiali, con tanto di pelli impunturate e cuciture a vista di derivazione sartoriale, loghi in rielevo e ulteriori combinazioni cromatiche.

Per quanto riguarda le dotazioni, è interessante il dispositivo di frenata di emergenza automatica, che si attiva al di sotto dei 30 Km/h grazie a un captatore laser a breve portata, situato nella parte superiore del parabrezza, che rileva gli ostacoli, come un veicolo fermo o che procede nello stesso senso di marcia. . La frenata automatica può portare all’arresto completo del veicolo, se necessario. In questo caso il veicolo viene tenuto temporaneamente fermo, per circa 1,5 secondi, per permettere al conducente di riprendere il controllo premendo il pedale del freno. Prima di attivare la frenata automatica e se il sistema identifica una situazione di rischio, riempie il sistema idraulico del freno, avvicinando le piastre. Se la situazione richiede la frenata automatica, il sistema reagisce molto più rapidamente.

MARCHIO NEL MARCHIO...

Come abbiamo visto Citroën crede molto nei modelli DS, tanto da dotarli di identità e caratteri che volutamente si distaccano dal marchio per diventare un brand a se stante. Le DS, infatti, sono destinate a divenire il prodotto “premium” della casa parigina, con tanto di logo dedicato (quello con le due cuspidi, già addolcito in passato, sarà sempre presente sui frontali, ma in maniera vieppiù velata) e boutique monomarca, che già dal giugno scorso si vanno realizzando nel mondo, come quella di Parigi presso cui siamo stati ospitati. I manager francesi puntano sull’internazionalizzazione (tanto che sono previsti, ad esempio per la Cina, ben 100 DS Store nei prossimi anni) e hanno già posto le basi per raddoppiare la gamma, da tre a sei modelli. E’ un vero e proprio “spin off” aziendale che dovrebbe aiutare Citroën a imporsi su un nuovo semi-segmento premium. La connotazione è volutamente forte, con il nuovo logo DS che compare un po’ ovunque sotto forma di texture, sia sulle vetture sia sugli allestimenti sia su tutto il relativo merchandising, a testimoniare l'ossessione della casa parigina per il concetto di “griffe” esclusiva.

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